Per un motivo linguistico ci sono parole italiane che TikTok censura, anche se nella nostra lingua non sono affatto scabrose o disdicevoli. Il curioso caso ha scatenato l’ironia della rete
TikTok censura alcune parole in italiano, ma forse è il caso che qualcuno inizia a censurare certi video assurdi che girano sulla piattaforma. La notizia dell’ultima ora per quanto riguarda il fantastico mondo dei social è che su TikTok nei sottotitoli in italiano alcune parole particolari fanno scattare il sistema di riconoscimento vocale.
Le parole italiane che TikTok censura
Si tratta, nel dettaglio, di vocaboli che contengono una sequenza di lettere “scabrosa”. TikTok censura infatti alcune parole nei sottotitoli che appaiono automaticamente sotto ai video, e al loro posto si vedono degli asterischi. Questo è l’inequivocabile segno di una censura. Ma perché, vi starete chiedendo?
Il sistema di riconoscimento vocale e di trascrizione dei sottotitoli, come riporta il sito Webboh.it, non accetta parole che contengono le lettere “a”, “s” e “s”. Queste, messe insieme, formano la particella “ass”. In italiano è del tutto innocua, ma in inglese significa “lato b”. E allora per questo motivo Tiktok censura vocaboli come “assolutamente”, “passare”, “cassetto”, “fracasso”, “associazione” e simili.
Come attivare i sottotitoli
Questo singolare dettaglio è venuto alla ribalta grazie a una TikToker, disisterina, che ha anche spiegato come attivare i sottotitoli tramite l’opzione doppiaggio delle impostazioni di TikTok. E ha pure fatto un tutorial molto accurato a tal proposito.
La cosa buffa è che anche se si tratta di sottotitoli italiani, “ass” viene riconosciuta comunque come una parolaccia e quindi bandita dai sottotitoli. Tale circostanza ha scatenato l’ironia della rete.
Già l’italiano è una lingua sempre più maltrattata, ora ci si mette anche la censura di TikTok a infierire.
Nella speranza che presto la piattaforma video si renda conto che quel che vale in una lingua non vale in un’altra, non ci resta che provare a utilizzare parole che non contengono la sequenza da bollino rosso. In caso contrario scatterà, in men che non si dica, la censura. Alla faccia del 2022.
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