E’ in arrivo la pagella del primo quadrimestre, come comportarsi di fronte a brutti voti presi dal vostro ragazzo? Ecco cosa dicono gli esperti e i consigli che danno ai genitori
A gennaio si chiude il primo quadrimestre e a scuola vengono consegnate le attese pagelle: conterranno brutti voti? I genitori, spesso, non sanno come comportarsi di fronte ai cattivi giudizi degli insegnanti e si lasciano andare a reazioni inopportune con i propri ragazzi.
Ecco allora qualche consiglio su come parlare con loro degli eventuali brutti voti in pagella, tenendo conto anche dell’età dei figli.
Brutti voti in pagella: alle scuole superiori
Dei brutti voti in pagella alle scuole superiori vanno discussi con serenità con i propri figli. Innanzitutto, andrebbe compreso che la scheda del primo quadrimestre fa parte del percorso scolastico e che un cattivo giudizio non significa che non è stato raggiunto un risultato. L’anno scolastico è ancora lungo e vostro figlio potrebbe migliorare la valutazione su determinate materie.
Evitate, in ogni caso, reazioni esagerate che potrebbero mortificare i ragazzi e non pensate a eventuali punizioni: siete sicuri che porterebbero ai risultati attesi?
Sì, dunque, al confronto: provate a capire con i vostri ragazzi a cosa è dovuto quel brutto voto in pagella in modo da trovare insieme anche una soluzione. Quel giudizio negativo potrebbe indicare che lo studente non ama quella materia o che ha difficoltà nell’apprenderla.
Brutti voti in pagella: alle scuole medie
Se il dialogo è consigliato con gli adolescenti, è ancor più opportuno in caso di brutti voti in pagella per i figli che frequentano le scuole medie. Soprattutto al primo anno, il bambino si trova in un periodo di transizione: amici e insegnanti diversi e nuove materie lo proiettano in un percorso di cambiamento cui deve adeguarsi.
Gli effetti di questo adattamento potrebbero vedersi sulla pagella. Per questo, siate comprensivi e provate a far capire ai vostri figli che siete dalla loro parte.
Mostrate orgoglio per le valutazioni positive e provate a immedesimarvi nei ragazzi: mio figlio si aspettava questo brutto voto in pagella? Anche in questo caso, parlarne aiuta a capire come sostenerlo nel modo più adeguato.
Anche a quest’età, non è consigliabile punire il bambino per un’insufficienza: quel cattivo giudizio è una sconfitta anche per lui, perché infierire?
Brutti voti in pagella: alle scuole elementari
I brutti voti in pagella possono capitare anche durante le scuole elementari. Questa è una delle fasi più delicate della vita scolastica del bambino e quindi bisogna fare molta attenzione a come ci si comporta con lui perché i comportamenti dei genitori possono influire irrimediabilmente sul futuro del piccolo.
Sgridare il bambino non serve, anzi peggiorerebbe la situazione. Provate invece a parlare con lui in modo semplice per farvi spiegare se lui è consapevole delle motivazioni di quei brutti voti in pagella. Allo stesso tempo, mostratevi fieri per i giudizi positivi ottenuti nelle altre materia, facendogli capire che apprezzato il suo impegno.
Da evitare assolutamente? Il confronto con i suoi compagni di scuola: spingereste vostro figlio a vedere i successi scolastici come sfida contro qualcuno e non un percorso personale da costruire per se stessi.
Insomma, vostro figlio non deve essere il più bravo di tutti: aiutatelo a dare il meglio per se stesso!
(foto @kikapress)