Dal 1 novembre su Timvision arriva Mary Kills People, serie TV che esplora i principali quesiti sul fine vita, dal biotestamento fino al suicidio assistito, passando per il “turismo della morte”

Arriva il prossimo 1 novembre, su Timvision, Mary Kills People, la serie tv che vede protagonista la dottoressa Mary Harris (Caroline Dhavernas), una mamma single, separata e stressata a causa del lavoro che, fuori dall’ospedale, si trasforma in un angelo della morte. La dottoressa Harris, infatti, è pronta a praticare il suicidio assistito a coloro che, malati terminali, le chiedono di morire.

Insieme a Des Bennett, ex chirurgo plastico ed ex tossicodipendente, radiato dall’ordine proprio per questo motivo, la Harris dà una mano a porre fine alle sofferenze di coloro che, a causa di una malattia terminale, sono solo in attesa di morire. La morte assistita che i due angeli della morte attuano, non avviene con un’iniezione diretta, ma con un bicchiere di champagne allungato con il Pentobarbital (farmaco che se assunto in dosi eccessive diventa letale) che deve essere bevuto spontaneamente da ogni paziente, poiché la scelta di morire spetta solo e soltanto a lui.

Tutto è sempre filato liscio per la dottoressa Mary Hallis e per il dottor Bennett, fino a che un cliente di rivela essere un agente sotto copertura.

Nel cast di Mary Kills People troviamo Caroline Dhavernas (nei panni di Mary Harris, come suddetto), Richard Short, Jay Ryan, Lyric Bent Greg Bryk, Charlotte Sullivan, Grace Lynn Kung, Joel Thomas Hynes e Matt Gordon.

La serie tv presto in onda su Timvision, dunque, tratta tematiche assolutamente attuali – dato che negli ultimi 3 anni circa 50 italiani sono andati in Svizzera per chiedere di morire – parla di biotestamento, di suicidio assistito e di turismo della morte, tutti temi che difficilmente vengono affrontati in una serie tv.

Nonostante i tasti toccati siano piuttosto dolenti, comunque, Mary Kills People non è una serie che vuole esprimere sentenze o che vuole dare giudizi morali, ma un progetto che punta ad esplorare i principali quesiti sul fine della vita, suicidio assistito e biotestamento compresi.

Si tratta di una serie “capace di combinare tematiche difficili con un pizzico di ironia”, ha detto Variety, di “un drama serio ed elegante”, secondo il Washington Post, che tutti potremo vedere, su Timvision, da mercoledì 1 novembre.