Elio e Le Storie Tese raccontati a 'Ritmo sbilenco' con il documentario di Mattia Colombo
Il compito di chiudere l'undicesima edizione della Festa del Cinema è spettato al docu film diretto da Mattia Colombo, Ritmo sbilenco, che cerca di raccontare chi si cela dietro "le maschere" di Elio e le storie tese.
Non si tratta di film musicale, ma piuttosto di un documenatrio sulla musica. In Italia film di questo genere non vengono realizzati molto spesso, come ha fatto notare il regista Mattia Colombo.
"Volevamo cogliere la sfida e fare qualcosa di diverso. – ha detto il regista durante la conferenza stampa – Abbiamo quindi puntato in alto facendo un film non solo su personaggio ma addirittura su una band; una band schiva che ha creato degli alias, dei nickname con i queli sono concosciuti. Volevamo andare oltre a quella maschera e raccontare chi c'è dientro a quella band che ha 35 anni di successo alle spalle"
Visto che si tratta degli Elio e le storie tese, che come abbiamo già scritto è una band schiva, quanto è stato difficile convincerli?
"Ognuno di loro ha un proprio carattere – ha proseguito Colombo – c'è che era più contento, chi meno. Non hanno detto subito si, ma alla fine erano tutti d'accordo. Elio ne è stato entusiasta da subito, perchè gli piaceva l'idea di rivedere tra 20 o 30 anni qualcosa che sarebbe appartenuto al passato, raccontando con intinimità e semplicità quello che erano gli Elio e le storie tese."
Vi lasciamo con l'intervista realizzata ad Elio e Le Storie Tese e a Mattia Colombo sul red carpet della Festa del Cinema di Roma.