Valentina Ferragni derisa per le sue sponsorizzazioni troppo infantili: i commenti degli haters

Da quando è scoppiato tutto il caos pandoro e Chiara Ferragni è “scesa dall’Olimpo”, anche il resto della sua famiglia si è ritrovato a convivere con un clima ostile, a partire da sua sorella Valentina, sempre più nell’occhio del ciclone per via delle sue sponsorizzazioni sui social, da molti giudicate indifendibili e “troppo infantili“. Ma qual è il vero motivo che si cela dietro l’astio mostrato nei confronti della sorella più piccola della fondatrice di The Blonde Salad? Davvero sta sponsorizzando prodotti sui social in maniera decisamente troppo infantile? Oppure quello che le contestano gli utenti dei social è un fatto dovuto a del semplice astio alimentato dal pregiudizio anti-Ferragni sempre più diffuso da sei mesi a questa parte?

Leggi anche: Anche Fedez lancia una frecciata a Valentina Ferragni: per quale motivo si è scatenato contro la sorella dell’ex moglie?

Valentina Ferragni derisa sui social: sponsorizzazioni troppo infantili?

Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Nelle ultime Instagram Stories di Valentina Ferragni, la sorella di Chiara ha dato vita a nuove sponsorizzazioni, decisamente “infantili“.

Il motivo sta nel fatto che l’influencer abbia deciso di pubblicizzare dei giochi fatti e pensati per le bambine, ovvero per la creazione di acconciature e treccine colorate.

Lei ha voluto testare i prodotti su se stessa, giustificandosi con il fatto che avrebbe sempre voluto utilizzarli da bambina ma non li ha mai avuti, mentre ora che ha superato i trent’anni può finalmente provarli…

Inutile dire che i suoi video sono finiti nell’occhio del ciclone e i commenti non sono stati affatto buoni con lei.

Tra un “Questa non sa più cosa vendere” e un “E io ci credo che vai in giro così… ma cresci va là“, c’è chi scrive “Mo bastaaaaa falla finita….con le perline….mo vai a lavorare“.

E qualcun altro, ancora: “Forse più adatto ad una bambina non ad una donna… lasciamo certe cose ai giovani (veri!)“.

Photo Credits: Shutterstock