Ha debuttato la notte di Halloween su Fox, in anteprima assoluta per l'Italia: la nuova serie horror 'The Exorcist', con Geena Davis, Alfonso Herrera e Ben Daniels non ha certo scelto un giorno a caso per presentarsi al pubblico.
Ispirata all'omonimo romanzo di William Peter Blatty e al suo noto adattamento cinematografico del 1973, la serie è stata ideata, scritta e prodotta da Jeremy Slater (The Lazarus effect, Fantastic four, The Death Note): l'episodio pilota è stato diretto da Rupert Wyatt, già regista de L'alba del pianeta delle scimmie e Prison Escape.
Il primo episodio ci mostra la violenta dicotomia fra la vita di padre Tomas (Alfonso Herrera) e la sua parrocchia di periferia, e quella di padre Marcus (Ben Daniels), alle prese con esorcismi da incubo in quella che a prima vista sembra una favelas.
Vengono introdotti subito anche i personaggi di Angela (Geena Davis), delle figlie Casey e Catherine e del marito Henry: una famiglia ricca, distrutta dalla malattia mentale del padre, che tenta faticosamente di salvare le apparenze.
Sono subito evidenti, ovunque, richiami al film del 1973: scene, suggestioni, colonna sonora.
Il Maligno inizia subito a tirare i fili e a stabilire connessioni: ad esempio agitando il sonno di padre Tomas (come accadeva anche a Padre Carras prima di conoscere Reagan) e facendolo assistere in diretta all'esorcismo di Padre Marcus, avvenuto 18 mesi prima e conclusosi con la morte dell'indemoniato, un bambino di nome Gabriel.
Una regia satanica che lavora nell'ombra e porta infine Tomas e Marcus a conoscersi: ma quando eravamo sicuri che l'episodio avesse detto quello che doveva dire, è arrivato il colpo di scena finale a farci saltare dalla sedia e convincerci che il bello deve ancora arrivare.
Tomas parla con Angela, convinta che nella sua casa si nasconda qualcosa di brutto e che la figlia maggiore Catherine ne sia vittima: il prete scoprirà nel modo più cruento che è invece la piccola Casey il problema e che è proprio sotto la sua aria angelica che si nasconde il demone che dovrà affrontare.
Nonostante in un primo momento i personaggi sembrassero un tantino stereotipati (il prete buono affascinante e con una fede vacillante, il prete cattivo sporco e disilluso, la madre di famiglia/donna d'affari esaurita ecc.) e nonostante anche qualche effetto speciale decisamente poco credibile, The Exorcist si presenta con un biglietto da visita incoraggiante.
Da consigliare a chi ha amato 'L'Esorcista' e ai cultori del genere: secondo noi sarà interessante vedere come il Male sporcherà il bel viso di padre Tomas. E soprattutto come l'intera serie -una citazione continua del film cult del 1973- si collegherà alla storia di Reagan McNeil.