Sapevate ad esempio che appare anche la figlia di Luca Medici (alias Checco Zalone) nel film, come cameo? E che quella scuola elementare in realtà era intitolata a…?
Canale 5 ripropone un classico moderno della comicità italiana, “Sole a catinelle”, per tirare un po’ su il morale degli italiani in quarantena: il film di Checco Zalone, diretto da Gennaro Nunziante, andrà in onda sull’ammiraglia Mediaset il 17 marzo.
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Terzo film della premiata ditta Nunziante-Zalone, ha infranto i precedenti film: con 51 milioni di euro di biglietti venduti, si posiziona terzo nella classifica degli incassi più alti di sempre. Un successo travolgente, che lo vede trionfare anche nella gara dell’Auditel ad ogni passaggio in tv.
Sole a catinelle, 5 cose che non sapevate
Sul film di Checco Zalone si è già detto moltissimo e come sempre ci si divide fra chi apprezza il comico pugliese e chi no: ci sono però ancora delle curiosità non note al grande pubblico, che oggi vogliamo condividere con voi.
Ad esempio, tutte le scene ambientate a Portofino sono state in realtà girate a Padova e nella laguna di Venezia. Inoltre, la scuola elementare frequentata dal figlio di Checco, la “Margherita Ricci”, non solo non esiste nella realtà ma la Margherita Ricci in questione altri non è che la moglie di Nunziante.
Nel film anche la figlia di Zalone
E a proposito di famiglia, quanti di voi sapevano che anche la piccola Gaia, figlia di Checco Zalone, appare in un cameo nel film? Proprio così, quando il protagonista rivede il film della sua vita con la moglie appare un neonato, che dovrebbe essere Nicolò da piccolo, ed è interpretato dalla piccolissima Gaia.
Non solo applausi e complimenti per “Sole a catinelle”: per qualche tempo ha tenuto banco la denuncia del 22enne tarantino Alex Di Vietro, che ha presentato un esposto alla Procura di Taranto affermando che nel film di Zalone sono presenti scene identiche ad una sceneggiatura da lui depositata precedentemente in Siae.
Infine, un grande classico dei film di successo: “Sole a catinelle” doveva intitolarsi in realtà “Tutti dieci”, in relazione alla pagella del figlio di Checco che dà il via alla storia. A quanto pare, come spesso capita, il cambio ha portato fortuna!