Mediaset si è trovata costretta ad affrontare direttamente uno scontro riguardante il preserale estivo di Canale 5 Caduta Libera, poiché il diretto concorrente di Rai Uno, Reazione a Catena, lo ha surclassato in termini di audience, portando alla “vittoria” di Marco Liorni nello scontro con Gerry Scotti.
I numeri di questa sfida hanno convinto i dirigenti di Mediaset della necessità di intervenire sul loro quiz di punta. Ma quale decisione hanno preso i vertici del Biscione? Che cosa accadrà ora al celebre programma condotto da Gerry Scotti? E, soprattutto, quale potrebbe essere il motivo alla base dei bassi ascolti di Caduta Libera?
Caduta Libera surclassata da Reazione a Catena: la scelta di Mediaset per correre ai ripari
Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Il pubblico dell’estate televisiva ha fatto una scelta, preferendo Marco Liorni a Gerry Scotti. I numeri di Reazione a Catena e quelli di Caduta Libera sono chiari, con il programma di Rai Uno che supera di gran lunga il suo competitor.
Una situazione che ovviamente non piace a Mediaset, che sembra però aver individuato le ragioni della situazione e quindi ha scelto di prendere provvedimenti.
Il motivo dei bassi ascolti del programma di Gerry Scotti sembrano infatti essere il riflesso della debolezza dei film trasmessi in prima serata da Canale 5. Ma anche la poca forza delle soap che precedono Caduta Libera. Al contrario, Reazione a Catena è preceduto da La Vita in Diretta, che riesce a dare un grande slancio anche al quiz di Marco Liorni.
A partire da ieri, quindi, Mediaset ha deciso di testare un nuovo format: mandare in onda 3 puntate da un’ora di Un altro Domani prima del programma di Gerry Scotti, in modo di chiudere la serie quanto prima e poi cercare di sostituirla con qualcos’altro.
La reazione di Marco Liorni e cosa dice su Gerry Scotti: come valuta il suo rivale in tv
Qualche anno fa, ai microfoni di Nuovo Tv, Marco Liorni è intervenuto proprio sulla sfida con Gerry Scotti, che ormai da qualche stagione viene proposta con una certa regolarità.
“Non mi focalizzerei solamente sullo share, ma sul fatto che il pubblico ha potuto scegliere tra due programmi nel preserale. Gerry è un mostro sacro!”, disse all’epoca. Parole di stima, sicuramente, per un personaggio storico della tv italiana.
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