Fedez alla festa patronale in Calabria: scoppia la polemica tra i preti

Qualsiasi cosa Fedez faccia si trasforma in polemica, ma stavolta non c’entrano stonature né autotune, quanto piuttosto una sua esibizione ad una festa patronale a Reggio Calabria che sta facendo scatenare un certo clamore anche tra i membri stessi del clero. Tanto che è dovuto intervenire anche l’Arcivescovo. Insomma, una polemica di non certo poco conto che sembra essere arrivata decisamente ad un punto di non ritorno. Ma cosa avrà combinato mai il rapper ed ex marito di Chiara Ferragni? Non ci resta che andare a scoprirlo insieme.

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Fedez: la polemica per l’esibizione alla festa patronale in Calabria

Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Fedez è stato invitato dal sindaco di Reggio Calabria per esibirsi alla festa patronale in onore della Madonna della Consolazione del 17 settembre.

Fin qui nessun problema, se non fosse che diversi preti del luogo non hanno apprezzato il gesto, giudicando blasfemo il cantante.

Addirittura, Don Giovanni Gattuso è intervenuto anche a Mattino Cinque News, dove ha portato l’esempio di un vecchio testo dal tono decisamente antireligioso.

Sono testi vecchi, lo so, ma è anche vero che tutti conosciamo la figura di Fedez – ha detto il prete – La libertà artistica è un valore fondamentale, ma questo non giustifica l’offesa alla dignità della persona. Può cantare un po’ ovunque, perché proprio alla festa della Madonna? L’amministrazione comunale essendo laica può invitare Fedez quando vuole, non voglio però che venga associato alla festa mariana”.

Sulla vicenda, tuttavia, si è espresso anche l’arcivescovo metropolitano Fortunato Morrone, che sembra aver messo un punto sulla questione.

L’Arcidiocesi pur riconoscendo che la scelta dell’amministrazione comunale ha suscitato reazioni divisive all’interno della comunità, ritiene che sia fondamentale mantenere vivo lo spirito cristiano di accoglienza e dialogo, specialmente in occasioni come questa, che richiamano il profondo significato della fede cattolica. Come cristiani, siamo chiamati ad accogliere non solo chi condivide la nostra fede, ma anche chi è lontano da essa o, in alcuni casi, vi si oppone apertamente”, ha fatto sapere in una nota.

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