Lo scorso 14 giugno si sono tenuti i funerali di Silvio Berlusconi e ora, all’indomani dell’ultimo saluto al leader di Forza Italia e fondatore di Mediaset, già si parla dell’eredità che l’imprenditore avrebbe lasciato nel suo testamento ai figli ma anche a qualcun altro. Cosa ne sarà delle sue aziende? E, soprattutto, ci sarà qualche differenza tra i figli avuti con la prima moglie (Marina e Pier Silvio) e quelli avuti con la seconda moglie (Barbara, Eleonora e Luigi)? Andiamo a scoprire cosa potrebbe cambiare nell’assetto dell’impero berlusconiano ora che il fondatore e grande leader non c’è più. E anche chi potrebbe subentrare a sorpresa…
Testamento Berlusconi: cosa avverrà ora alle sue aziende?
Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Sui figli, c’è molto in dubbio. Se Pier Silvio Berlusconi è già alla guida del gruppo Mediaset e Marina Berlusconi è presidente di Fininvest e Mondadori (che possiede annche il 30% di Banca Mediolanum), rimane il dubbio sugli altri tre, che Silvio Berlusconi ha avuto dalla seconda moglie Veronica Lario.
Barbara, Eleonora e Luigi non hanno mai partecipato al controllo delle aziende di famiglia e ora, con la morte del padre, il loro futuro è in dubbio.
L’HuffPost parla di una ripartizione equa che potrebbe avvenire nei prossimi giorni, in base alla legge ereditaria, nel quale i tre figli minori – insieme – potrebbero trovarsi a controllare il 58% di Fininvest. Insomma, finora sono tutte speculazioni. Ma c’è da vedere cosa dice il testamento di Silvio Berlusconi, tra quote legittime e quota disponibile.
Perché, proprio a proposito, potrebbe subentrare un’ulteriore figura: Marta Fascina, deputata di Forza Italia e compagna del fondatore di Mediaset.
Che quota di eredità toccherà a Marta Fascina?
I due non si sono mai sposati, nonostante nel 2022 celebrarono un matrimonio simbolico privo di valore legale. Pertanto, la Fascina potrà ereditare parte del patrimonio di Berlusconi soltanto qualora sia stata citata espressamente nel testamento.
La quota di eredità per Marta Fascina, invece, sembra essere stata aggiunta nel testamento qualche mese fa, durante uno degli ultimi ricoveri al San Raffaele. A lei potrebbero essere destinati circa 100 milioni di euro. Una somma cospicua, davvero. Ma potrebbe anche subentrare a sorpresa in qualcuna delle aziende di famiglia.
L’ex moglie Veronica Lario riceverà il sostanzioso assegno di reversibilità dopo la morte di Berlusconi? Cosa si è scoperto in queste ore
Intanto, c’è chi si chiede quale quota di eredità toccherà invece all’ex moglie di Silvio Berlusconi, Veronica Lario, che ha divorziato dall’imprenditore nel 2014.
Veronica Lario, all’epoca, fece scalpore per il fatto di ricevere un assegno divorzile di 1,4 milioni di euro al mese, che poi è stato revocato qualche anno dopo dopo un’aspra diatriba legale conclusasi con un accordo extragiudiziale.
Ebbene, proprio in virtù del fatto che la Lario non riceveva più alcun assegno, non dovrebbe ricevere neppure quello di reversibilità con la morte di Berlusconi.
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