In un lungo intervento scritto in collaborazione con Manuel Morales Ruiz, coordinatore della cultura di El Paìs, abbiamo cercato di approfondire la cultura degli influencer e i nuovi sviluppi sulla questione della “regina” delle influencer, in seguito alle sue ultime dichiarazioni.
Dopo l’inizio dell’inchiesta sulla sponsorizzazione tra la Balocco e la “regina” influencer Chiara Ferragni, l’imprenditrice digitale è finalmente tornata sui social. Lo ha annunciato con un lungo post pubblicato sui suoi canali social.
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Le parole della regina degli influencer dopo il lungo silenzio
Tuttavia, c’è da dire che il terremoto mediatico attorno alla blogger non sembra essere terminato, tutt’altro. La Ferragni cerca un “punto di ripartenza” con molti dei followers di cui sente di aver perso fiducia.
C’è una novità, però: la designer ha tolto la possibilità ai followers di commentare le sue foto. Una scelta ‘più unica che rara’ quella della Ferragni.
Certamente non comune, nel mondo della cultura digitale. Il quale ha fatto del rapporto col proprio pubblico uno degli elementi portanti della propria carriera. Nel post compaiono i figli Leone e Vittoria, mamma Marina e la sorella Valentina.
Sono tutti felici e giocosi in una località montana. Negli scatti e nelle stories dell’influencer non è passata inosservata l’assenza di suo marito. Ma soprattutto non è passato inosservato il commento rilasciato dall’imprenditrice digitale dopo giorni di prolungato silenzio.
La Ferragni ha commentato con un cuore rosso. Un cuore che ha riservato a chi per lei è casa. Famiglia.
L’intervento sulla cultura degli influencer scritto in collaborazione con Manuel Morales
La questione di Chiara Ferragni ha scosso una grande fetta di pubblico e ha messo in discussione, forse per la prima volta, il ruolo della cultura degli influencer nella società. In un lungo intervento in collaborazione con Manuel Morales, esperto e coordinatore della cultura di El Paìs, è stato approfondito l’impatto che queste nuove forme di comunicazione hanno nei confronti della società e dei giovani.
Verso chi è più portato a “farsi influenzare”. “Io sono sempre stato un po’ diffidente verso questo mondo. A tal proposito, affidare tutta l’informazione a questo genere di canali può risultare qualcosa di incompleto e frammentario.
Se gli influencer sono nati con lo scopo di risvegliare nelle persone alcuni tipi di interessi fino a quel momento “sopiti”, è importante che di fronte possano trovare un pubblico “preparato” anche ai rischi di queste nuove forme di comunicazione digitale. Persone informate, che ne colgano tutte le sfumature”.