Belve, l’esperto di comunicazione fa notare quel gesto di Teo Mammucari durante intervista: ‘Aveva già deciso prima’

La controversa uscita di scena di Teo Mammucari da “Belve” nel corso della sua intervista con Francesca Fagnani sta continuando a far discutere. La gran parte dei telespettatori ha interpretato la scenata come una reazione istintiva, ma un esperto di comunicazione ha sollevato un dubbio intrigante: e se fosse stata tutto pianificato? Patrick Facciolo, analista della comunicazione, ha analizzato quello che è stato il comportamento del conduttore televisivo negli studi di “Belve”, individuando alcuni segnali che potrebbero indicare una decisione premeditata di abbandonare lo studio. Secondo l’esperto, ogni dettaglio sembrava troppo costruito per essere casuale. Ma quali sono i gesti che lo hanno portato a questa conclusione? Scopriamolo insieme in questo nuovo video.

LEGGI ANCHE: — Vi ricordate quella volta che Mara Venier furiosa mandó a quel paese Teo Mammuccari in diretta? Cosa successe davanti a Maria de Filippi

Belve: la decisione di Teo Mammucari era preventivata? Cosa rivela il linguaggio del corpo

Andiamo con ordine e partiamo dal principio. La scenata di Teo Mammucari a Belve, dove ha mandato a quel paese Francesca Fagnani prima di lasciare polemicamente lo studio, sta facendo molto parlare di sé.

C’è chi addirittura ritiene che quella che abbiamo visto in tv sia stata una scenata studiata a tavolino, ma della questione ha parlato un esperto su TikTok.

Stiamo parlando di Patrick Facciolo, analista della comunicazione, che in un suo video ha detto di essere certo che Mammucari aveva deciso di abbandonare lo studio di Belve ancor prima di entrare.

Sin dall’inizio ha messo in discussione il format e il setting dello studio, l’uso del lei da parte della conduttrice e la struttura dell’intervista e poi ha fatto riferimento ai messaggi vocali in cui la Fagnani gli dà del tu.

L’esperto conclude: “In questa scelta finale di Mammucari di abbandonare lo studio a mio avviso si disvela il fatto che l’avesse già deciso prima. Tutto troppo studiato, troppo posato, troppo articolato e troppo tecnico per essere autentico“.

Photo Credits: Kikapress