La ballerina Serena accusa di essere raccomandata, ma c’è chi la difende
Uno dei talenti attualmente in gara nel serale di Amici di Maria De Filippi è finito al centro di una piccola polemica sui social: si tratta della ballerina Serena, che secondo alcuni godrebbe di un trattamento speciale.
La danzatrice, appartenente alla squadra di Raimondo Todaro, è – fin dal suo primo giorno di ingresso nella scuola – sotto “attacco” dal punto di vista tecnico e artistico da parte della maestra Alessandra Celentano, che non l’ha mai reputata adatta per la danza, per via del suo fisico.
Amici 21, Serena e i sospetti sui social
Ora, come se non bastasse, Serena sarebbe stata presa di mira dopo che è stata pubblicata un’intervista sulla sua difficile vita familiare: in molti la accuserebbero addirittura di essere raccomandata.
“Questi titoli non li posso leggere, non sapevo che alla vittoria di Amici fosse una gara a chi ha sofferto di più, se lo sapevo mi candidavo” ha scritto un utente.
“Ma colleghiamoci con i fan di Carola che ritengono Serena raccomandata per essere comparsa sul giornale…” ha ironizzato un altro utente su Twitter.
Per difenderla e scagionarla dalle accuse, sui social c’è anche chi ha fatto notare come sia assolutamente normale che i giornalisti intervistino i familiari, la stessa cosa infatti accade per altri allievi come ad esempio Michele, perché allora Serena deve apparire come raccomandata?
“Questo per spiegare che fanno interviste a parenti/ex maestri ed è normale che questi facciano il tifo per i “loro”, ciò non vuol dire che vinceranno il programma solo perché un giornale lo ha scritto citando parole di gente intervistata” ha scritto un utente su Twitter.
“Io sono davvero sconcertata da tutte le critiche che serena sta ricevendo” ha scritto un altro utente.
“Adesso capiamo tante cose, e chissà, magari questo carattere forte che ha se l’ è costruito anche per via di tutto quello che ha passato. Ma purtroppo le persone non hanno sensibilità, sono sempre pronti a giudicare pur non conoscendo” ha concluso un altro.
Foto: Red Communications