Il principe Harry è diventato ‘leader influente’ ma non c’entrano né gli scandali né i cattivi rapporti coi royals. Cosa ha combinato per diventarlo?
Sapete che il Principe Harry ha ricevuto recentemente una nomina a ‘leader influente‘? Ma cosa vuol dire questo titolo? E per quale motivo è stato attribuito al marito di Meghan Markle? Il Duca di Sussex ha potuto aggiungere un nuovo traguardo alla sua carriera pubblica, attirando ancora una volta su di sé l’attenzione di tutto il mondo. Stavolta, però, non c’entrano affatto gli scandali né i cattivi rapporti con la corona britannica: Harry è stato riconosciuto come uno dei leader più influenti del nostro tempo, grazie al suo impegno e alla sua visione su temi chiave come il cambiamento climatico e la sostenibilità. Insomma, quello che gli è stato attribuito è stato un riconoscimento davvero importante. Guarda il video per scoprire qualcosa in più.
Il principe Harry è diventato ‘leader influente’
Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Secondo la rivista TIME, il principe Harry è tra i 100 “leader più influenti al mondo” in ambito climatico.
Il duca di Sussex è stato infatti incluso nella lista TIME 100 Climate 2024 per la società di viaggi da lui fondata nel 2019, Travalyst.
È stato nominato nella categoria “titani” insieme a personaggi come Bill Gates e Jigme Khesar Namgyel Wangchuck, il re del Bhutan, che, secondo la celebre testata, guidano “le imprese verso una reale azione per il clima”.
La decisione è stata così motivata: “Il Duca di Sussex sostiene gruppi di conservazione in Africa e dice di essere diventato un vero ambientalista durante un viaggio nei Caraibi nel 2012, quando un bambino di sette anni gli disse che l’impatto ambientale dell’Inghilterra stava danneggiando le barriere coralline”.
Inoltre: “Dopo quell’interazione, è stato ispirato a fondare Travalyst (‘travel’ e ‘catalyst’), un’organizzazione no-profit che fornisce alle persone che prenotano viaggi i dati sulle emissioni e altri dati sulla sostenibilità, in modo che possano considerare le opzioni a più basso impatto”.
Photo Credits: Kikapress