Momenti di panico per Maradona e i tanti tifosi che hanno visto il Pibe de Or portato via per un malore. Ma quanto c’è di vero dietro il rapporto tra emozioni forti e sbalzi di pressione? Come rimediare agli sbalzi di pressione?

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Il vero protagonista della partita tra Argentina e Nigeria ai Mondiali 2018 non era sul campo, ma in tribuna. Diego Armando Maradona non poteva mancare all’importante incontro, decisivo per la qualificazione agli ottavi di finale della sua nazionale, ma si è lasciato andare alle troppe emozioni ed è finito per accusare un malore.

Da spettatore e gran tifoso, El Pibe de Oro ha esultato e sofferto, non mancando di dare spettacolo con qualche gesto piuttosto pittoresco.

A un certo però Maradona – come lui stesso ha riferito poco dopo sui social – ha avuto uno sbalzo di pressione accusando dolori alla nuca, tanto che tra il primo e il secondo tempo, è stato accompagnato nel suo box e visitato dai medici, che gli hanno consigliato di abbandonare lo stadio e andare a riposare.

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Maradona non ne ha voluto sapere ed è rimasto a godersi lo spettacolo fino alla fine, gustandosi anche la vittoria della sua Argentina. Poco dopo sui social è stato lui stesso a voler tranquillizzare i suoi fan con questo post: “Voglio solo dirvi che sto bene, che non sono e non sono stato ricoverato. Durante l’intervallo della partita con la Nigeria ho avuto un forte dolore alla nuca e un mancamento. Un medico mi ha visitato e mi ha consigliato di tornare a casa prima del secondo tempo, ma ho deciso di rimanere perché ci stavamo giocando il tutto per tutto. Come sarei potuto andarmene? Un bacio a tutti e grazie per il supporto… Diego ci sarà ancora per un bel po’!

Quello che è successo a Maradona non è raro. Gli sbalzi di pressione, infatti, sono molto comuni e possono essere dovuti a diversi fattori.

Piccole variazioni della pressione sanguigna sono fisiologiche anche nell’arco di una sola giornata ma a volte a causa, ad esempio, dello stress o per forti emozioni possono subire alterazioni un po’ più significative, ma se queste oscillazioni sono frequenti e molto diverse tra loro possono diventare pericolose e vanno dunque tenute sotto controllo.

Oltre ai fattori psicologici, a causare gli sbalzi di pressione ci sono anche fattori di rischio legati al proprio stile di vita: una sana alimentazione e una frequente attività fisica, mantenendo il peso corporeo nella norma, aiutano a prevenirli.

Limitare il consumo di grassi e sale e abolire il fumo e l’alcool dalle proprio abitudine è più che opportuno per controllare le oscillazioni della pressione sanguigna.

Se gli sbalzi di pressione diventano cronici, è fondamentale rivolgersi a un medico che prescriverà una terapia farmacologica da seguire con attenzione.