Dopo il clamoroso successo del libro di memorie del Principe Harry, intitolato “Spare” e uscito nel gennaio 2023, Meghan Markle è pronta a svelare la sua storia attraverso le pagine di un nuovo libro che promette di essere altrettanto rivelatore. Tuttavia, sembra che la strada verso la pubblicazione non sia così agevole per la Duchessa di Sussex, poiché gli editori sembrano volerci andare decisamente più cauti stavolta. Al punto da averla in qualche modo addirittura “umiliata”. Ma cosa si nasconde dietro questo apparente “rifiuto”? Quali ostacoli Meghan dovrà superare prima di poter pubblicare il suo libro?
Meghan Markle e il suo nuovo libro: l’umiliazione subita dagli editori
Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Dopo aver recentemente siglato un contratto con la talent agency William Morris Endeavor, Meghan Markle ha attirato l’attenzione di vari editori desiderosi di capitalizzare il suo potenziale successo editoriale di un suo proprio libro di memorie. Tuttavia, sembra esserci più di un’ombra sulla prossima pubblicazione della Duchessa.
Secondo le indiscrezioni provenienti dai tabloid d’Oltremanica, se è vero che diversi editori hanno manifestato un forte interesse nel pubblicare il libro di Meghan Markle, le condizioni sembrano essere piuttosto stringenti. E per certi tratti umilianti.
Le sarebbe stato richiesto di fornire in anticipo tre capitoli completi prima di ricevere qualsiasi forma di pagamento.
Il progetto di Meghan è un affare rischioso?
È evidente che, nonostante l’interesse suscitato dalla figura della Duchessa di Sussex, gli editori siano restii a impegnarsi finanziariamente senza avere la certezza di un ritorno significativo.
Nel mondo editoriale, la richiesta di capitoli anticipati rappresenta un chiaro indicatore della cautela con cui chi opera nel campo affronta le proposte. Questa pratica non è nuova, ma nel caso di Meghan, la richiesta potrebbe essere interpretata come un segnale di incertezza sulla potenziale portata della sua storia o sulla sua capacità di attirare il pubblico.
Il cuore del dilemma per i Sussex è la mancanza di fiducia nel consegnare anticipatamente una parte significativa del loro racconto senza le necessarie garanzie di sicurezza. Il rischio è che determinate informazioni trapelino prima del tempo, con il rischio di compromettere l’intera operazione.
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