Il nuovo documentario su Meghan Markle e sul principe Harry è stato rinviato a data da destinarsi. Prima dovrà essere ricontrollato in ogni passaggio.
C’era un nuovo documentario di denuncia riguardante il principe Harry e Meghan Markle ma che, nonostante gli annunci roboanti delle produzioni e le attese palpitanti da parte del pubblico, sembra essere stato rinviato a data da definirsi a causa di alcune “preoccupazioni sul passato della Duchessa di Sussex“. Quel che è certo è che l’uscita del prodotto è stata messa in attesa in attesa che alcuni importanti dettagli sulla vita dell’ex attrice americana possano essere ricontrollati e verificati in ogni loro parte. Ma qual è la verità dietro questo stop al nuovo documentario? La necessità di ricontrollare le informazioni mostrate è davvero la ragione che ha portato a tanta solerzia? Oppure dietro si nasconde qualcosa di diverso? Non ci resta che andare a scoprirlo insieme!
Meghan Markle: il documentario di denuncia su lei e il principe Harry rinviato a data da destinarsi
Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Una casa di produzione tedesca aveva annunciato la produzione di un nuovo documentario su Meghan Markle e sul principe Harry che avrebbe dovuto andare in onda su ZDF, secondo canale teutonico.
Ebbene, la produzione del documentario, a quanto pare, ha subito una vera e propria battuta d’arresto, nonostante il prodotto sembrava essere praticamente pronto.
Il motivo è presto detto: il team di produzione ha bisogno di ulteriore tempo per verificare quanto detto all’interno del documentario, anche perché il pericolo querele è altissimo.
D’altronde, per un prodotto che si pubblicizza come in grado di svelare la verità sul passato di Meghan Markle, l’attenzione non può che essere ai massimi livelli.
Per questo motivo, ogni dettaglio sarà controllato e ricontrollato, al fine di verificare che sia corretto da ogni punto di vista. Insomma, l’uscita del progetto dovrà essere quanto mai cauta e precisa… e questo lo sanno bene tutti, a partire da chi ci ha lavorato!
Photo Credits: Kikapress