Qual è la strategia di Fabrizio Corona per non ritirarsi dopo la cantonata sul fatto che Papa Francesco fosse morto?
Fabrizio Corona è noto per le sue uscite provocatorie tra cui l’ultima era una clamorosa profezia su Francesco e la sua malattia: “Il Papa è morto, il Vaticano lo nasconde”. Ma quando il Pontefice è riapparso in pubblico, vivo e sorridente, Corona si è trovato con le “spalle al muro”. Tuttavia, invece di ritirarsi come promesso, ha scelto una via alternativa, alimentando nuove teorie del complotto. Ma qual è la sua strategia?
Fabrizio Corona, la strategia per non ritirarsi dopo aver detto che il Papa è morto
Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Settimane fa, alla notizia della malattia di Papa Francesco, Fabrizio Corona aveva dichiarato pubblicamente che il Santo Padre fosse già morto durante il ricovero.
Secondo l’ex re dei paparazzi, il Vaticano stava nascondendo la notizia e sfidava chiunque a dimostrare il contrario: “Se da qui ai prossimi cinque mesi uscirà un video dove parla dal vivo, io mi ritirerò a vita”.
La sua si è rivelata una clamorosa cantonata quando il Pontefice è riapparso in pubblico, affacciandosi da un balcone del Gemelli e salutando i fedeli.
A quel punto, ci si aspettava che Corona tenesse fede alla sua promessa di ritirarsi dalle scene. E invece no. Il suo escamotage è stato quello di rilanciare, ma in modo più ambiguo: ha postato immagini che mettevano a confronto il Papa pre e post ricovero, insinuando – senza mai dirlo chiaramente – che la persona riapparsa in pubblico potesse essere una controfigura, un sosia.
A corredo delle immagini, una frase ambigua: “Siete sicuri che sia proprio lui? Trova le differenze”. Una mossa da maestro studiata per mantenere alta la propria visibilità e cavalcare l’onda complottista, trasformando un errore clamoroso in un ulteriore spettacolo mediatico.
Papa Francesco, medico del Gemelli svela la reazione del pontefice sulle teorie legate alla sua morte
Mentre sui social si diffondevano le voci – alimentate da Fabrizio Corona – secondo cui Papa Francesco fosse morto e che sia stato sostituito da una controfigura nella sua riapparizione da una finestra del Gemelli, il Pontefice era ricoverato all’ospedale romano, in cura per una grave polmonite bilaterale.
Il professor Sergio Alfieri, capo dell’équipe medica che lo ha seguito per 38 giorni, ha raccontato la reazione del Papa a chi gli riferiva di queste assurde teorie: “Faceva un sorriso”.
Una risposta ironica e serena, lontana dalle polemiche, che mostra la lucidità e l’umorismo di Francesco anche nei momenti difficili.
Il Papa, inoltre, aveva richiesto personalmente che i bollettini medici fossero quanto più trasparenti possibile, insistendo sul fatto che venissero inseriti anche sui dettagli più scomodi, come che avesse vomitato. Se fosse stato necessario un intervento più invasivo, avrebbe delegato le decisioni al suo infermiere personale.
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