Tutor 3.0 non è “multa selvaggia”, né autovelox: a cosa serviranno sulle autostrade

Negli ultimi anni, il dibattito sulla sicurezza stradale e sull’uso della tecnologia per monitorare il traffico si è intensificato, portando molti automobilisti a interrogarsi sull’efficacia e sulle finalità dei nuovi sistemi di controllo. Il Tutor 3.0, in funzione dal 7 marzo 2025 sulle nostre autostrade, rappresenta un’evoluzione dei precedenti sistemi di rilevamento della velocità, ma non va confuso con un autovelox né con un meccanismo di “multa selvaggia”.

LEGGI ANCHE:– La mappa dei Tutor 3.0 attivi in autostrada, dove si trovano sulle autostrade italiane

Il suo obiettivo principale è quello di garantire una guida più sicura, riducendo gli incidenti attraverso un monitoraggio più accurato e avanzato della velocità media. Oltre a questo, la nuova tecnologia potrà in futuro rilevare ulteriori infrazioni, contribuendo a una maggiore disciplina su strada. Ma come funziona esattamente e quali saranno le sue reali applicazioni? Scopriamolo nel dettaglio.

Il Tutor 3.0 opera misurando la velocità media dei veicoli su tratti autostradali di diversi chilometri, compresi tra due portali di rilevamento. A differenza degli autovelox, che registrano la velocità istantanea in un punto specifico, il Tutor valuta la velocità media, incentivando una guida più costante e sicura. Fino a qui, nulla di nuovo. La nuova versione del Tutor è dotata di telecamere ad alta risoluzione e di un sistema radar che garantiscono una maggiore precisione nella rilevazione dei veicoli.

Oltre al controllo della velocità media, il Tutor 3.0 è progettato per rilevare una gamma più ampia di infrazioni, tra cui:​

  • Transito contromano
  • Occupazione impropria delle corsie​
  • Utilizzo non autorizzato della corsia di emergenza
  • Mancato utilizzo della corsia di destra quando libera​
  • Superamento dei limiti di peso e dimensioni dei veicoli

Al momento, però, queste funzionalità aggiuntive non sono ancora operative e saranno attivate solo dopo l’approvazione delle normative e delle procedure appropriate.

Foto: Shutterstock