Truffa del postino, la finta raccomandata che non devi accettare: i due modi per rubare tutti i soldi

​Negli ultimi mesi sta circolando una nuova truffa, tanto semplice quanto insidiosa, che sfrutta la figura del postino per colpire soprattutto le persone più vulnerabili. Si tratta della cosiddetta “truffa del postino”, un raggiro in due varianti che ha già fatto diverse vittime in Italia. In entrambi i casi, al centro c’è una finta raccomandata: in un caso per carpire dati sensibili tramite posta, nell’altro per distrarre la vittima e svaligiarle la casa. Ecco come funziona e cosa fare per difendersi.

Le nuove truffe a cui stare attenti

In questo schema, i truffatori inviano lettere apparentemente ufficiali, complete di loghi e colori di enti o istituti di credito, per creare un senso di urgenza nel destinatario. All’interno della missiva, viene spesso incluso un codice QR che, se scansionato con uno smartphone, può scaricare malware in grado di rubare dati personali e bancari. ​

Un’altra variante prevede che un individuo, fingendosi postino, contatti telefonicamente la vittima, spesso anziana, chiedendole di scendere al piano terra per firmare una raccomandata. Durante l’assenza della persona, un complice entra nell’abitazione incustodita per compiere il furto. ​

Consigli per proteggersi:

  • Diffidare di comunicazioni sospette: enti ufficiali raramente richiedono l’uso di codici QR per comunicazioni importanti.​
  • Verificare l’identità: prima di scendere per firmare documenti, assicurarsi dell’identità del postino o del corriere.​
  • Non lasciare l’abitazione incustodita: evitare di allontanarsi senza prendere precauzioni, soprattutto se si vive soli.​
  • Contattare le autorità: in caso di dubbi, chiamare le forze dell’ordine per una verifica.​

La Polizia di Stato ha diffuso vademecum e consigli per prevenire tali truffe, sottolineando l’importanza di non fidarsi di sconosciuti e di adottare comportamenti prudenti. ​

Come funziona la truffa delle telefonate mute dalla Tunisia? Attenzione a questi numeri, vi prosciugano il conto

​Le telefonate mute rappresentano un fenomeno in crescita che causa disagi a numerosi utenti. Questo accade quando il telefono squilla, ma all’altro capo non si percepisce alcuna voce. Spesso, tali chiamate arrivano da Paesi esteri come la Tunisia ma non sono opera di truffatori: derivano da sistemi automatizzati utilizzati dai call center per ottimizzare l’efficienza degli operatori. Questi sistemi effettuano chiamate in serie e, se nessun operatore è disponibile al momento della risposta, la telefonata rimane silenziosa.

Un’innovazione introdotta per ridurre l’allarme tra gli utenti è il cosiddetto “comfort noise”, un leggero rumore di fondo che segnala la provenienza della chiamata da un ambiente lavorativo, evitando così inutili preoccupazioni.

La prudenza rimane l’unica arma veramente efficace per evitare di incappare in truffe e frodi che prosciugano il conto ma, per una protezione aggiuntiva, gli utenti possono iscrivere il proprio numero al Registro delle Opposizioni o bloccare i numeri sospetti tramite le funzionalità del proprio smartphone.

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