L’8 settembre 2023, un terremoto di magnitudo 6.8 ha colpito il Marocco, causando gravi danni e provocando migliaia di morti. L’epicentro si è verificato nei pressi di Oukaimden, con una profondità di 18,5 chilometri.
Il Marocco è situato nel cuore della Placca Africana, ma la sua parte settentrionale è a elevato rischio sismico a causa delle grandi faglie di sovrascorrimento che interagiscono tra la Placca Africana e quella Euroasiatica. Nelle vicinanze si trova la faglia trasformata delle Azzorre-Gibilterra (AGFZ), che è stata responsabile di terremoti e tsunami devastanti nella Penisola Iberica e nel Nordafrica nel corso dei secoli.
Sebbene i terremoti di tale intensità siano “rari ma non inaspettati” in questa regione, il terremoto di Oukaimden è stato particolarmente violento. L’Italia non è stata direttamente coinvolta a causa della significativa distanza geografica dal Marocco.
Secondo il sismologo dell’INGV Carlo Meletti, al momento non c’è alcun rischio specifico legato al terremoto del Marocco per l’Italia. L’effetto domino sarebbe limitato a distanze brevi e non influenzerà l’Italia. Rimane comunque importante essere vigili e preparati in caso di eventi sismici futuri, poiché l’area mediterranea è sempre suscettibile a fenomeni sismici.
Intanto il vulcano Marsili, situato nel Mar Tirreno, mostra segni di attività crescente, sollevando preoccupazioni riguardo a un possibile tsunami che potrebbe colpire le regioni di Sicilia, Campania e Calabria. Leggi di più a riguardo cliccando qui.