Donald Trump rilancia i dazi contro la Cina e Pechino risponde bloccando l’export di metalli rari. La profezia del “Nostradamus vivente” si sta davvero avverando?
Le tensioni tra Stati Uniti e Cina sono tornate ad accendersi, e stavolta sullo sfondo si muove anche una profezia. Secondo Athos Salomé, definito da alcuni media il “Nostradamus vivente“, un duro scontro economico tra le due superpotenze era inevitabile. A quanto pare, ci siamo dentro.
Dopo l’annuncio da parte di Donald Trump di voler introdurre dazi fino al 145% su molti prodotti cinesi, la risposta di Pechino non si è fatta attendere: la Cina ha sospeso l’esportazione di alcuni metalli rari e dei magneti ad alta potenza, fondamentali per settori come difesa, elettronica, auto elettriche e ingegneria aerospaziale.
La Casa Bianca ha definito la decisione “preoccupante”, sottolineando l’impatto potenzialmente devastante su industrie strategiche americane. E in effetti, se i materiali critici per produrre semiconduttori, missili o batterie non arrivano più, le conseguenze potrebbero farsi sentire a livello globale.
Secondo Salomé, questo scontro commerciale era scritto nel destino, e porterà a una progressiva ridefinizione dei rapporti internazionali. La sua “profezia” parlava di un periodo segnato da scelte drastiche e reazioni a catena, con la Cina pronta a muoversi su più fronti per rispondere alle provocazioni americane.
Nel frattempo, anche l’Europa osserva con attenzione. La dipendenza da materie prime cinesi è un tema noto, e la sospensione dell’export spinge Bruxelles a cercare soluzioni alternative e a rafforzare i rapporti con altri partner strategici.
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