Alcuni comuni italiani, in vista della stagione artistica hanno deciso di affrontare il problema della plastica con installazioni artistiche e funzionali
Le spiagge italiane, con la loro bellezza naturale, il mare cristallino e il paesaggio mozzafiato, sono da sempre una delle attrazioni principali per i turisti di tutto il mondo. Purtroppo, negli ultimi anni, si sta verificando un fenomeno preoccupante che minaccia la salute degli ecosistemi marini: la diffusione incontrollata di plastica, fuori e dentro le acque.
La plastica, come sappiamo, è un materiale altamente inquinante e non biodegradabile. Una volta ingerita dai pesci, può causare seri danni al loro sistema digerente e compromettere la loro capacità di assorbire nutrienti vitali. Inoltre, può accumularsi nei tessuti dei pesci nel corso del tempo, rendendoli tossici per i predatori che si nutrono di loro.
Proprio per questo sono stati avviati programmi di sensibilizzazione per educare la popolazione sull’importanza di ridurre l’uso della plastica e di effettuare una corretta raccolta differenziata.
Diverse spiagge italiane hanno anche implementato progetti innovativi per il riciclo della plastica. Ad esempio, alcune organizzazioni stanno installando contenitori giganti, che possiamo definire “pesci mangia plastica”, per la raccolta dei rifiuti, in modo da creare grandi installazioni artistiche lungo i viali delle città.
I primi pesci mangia plastica sono comparsi sul litorale marino del Comune di Taranto, sul lungomare di Cetraro, ad Ascea nel Cilento e nel Comune marchigiano di Mondolfo-Marotta. Questo non solo contribuisce alla riduzione dei rifiuti plastici, ma sensibilizza anche i visitatori sulla necessità di ridurre, riutilizzare e riciclare correttamente i materiali.
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