È morto Papa Francesco: solo cinque anni fa aveva parlato in tv della morte con parole che oggi sembrano profetiche.

Papa Francesco è morto oggi, lunedì 21 aprile 2025, alle ore 7:35, nella sua residenza di Casa Santa Marta in Vaticano. La notizia è stata annunciata con profondo dolore dal cardinale Kevin Farrell, camerlengo di Santa Romana Chiesa, che ha ricordato la vita del Pontefice come interamente dedicata al servizio del Signore e della Chiesa, con particolare attenzione ai più poveri e marginalizzati.

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Negli ultimi mesi, aveva affrontato gravi problemi di salute. Il 14 febbraio era stato ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma per una polmonite bilaterale, complicata da infezioni polimicrobiche. Dopo 38 giorni di degenza, era stato dimesso il 23 marzo e aveva proseguito la convalescenza a Casa Santa Marta. Nonostante le difficoltà, il Pontefice aveva mostrato segni di miglioramento e aveva partecipato ad alcune attività pubbliche, tra cui la benedizione Urbi et Orbi del 20 aprile.

La notizia della sua scomparsa ha già fatto il giro del pianeta e, in un’intervista televisiva rilasciata cinque anni fa, Papa Francesco aveva condiviso un aneddoto toccante riguardo alla morte, esprimendo la sua serenità e fiducia nel momento del passaggio. Oggi, quelle parole risuonano con particolare intensità, offrendo conforto a milioni di fedeli in tutto il mondo.​

Papa Francesco: l’aneddoto sulla morte raccontato cinque anni fa

Nel 2020, in un’intervista su Tv2000, Papa Francesco parlò a suo modo della morte: “Ricordo un aneddoto. Un vescovo argentino, mio compagno, è morto giovane. Mi chiamarono quel mattino, del 2 febbraio, era entrato in agonia. Io sono andato alla clinica, sono rimasto lì e non moriva, non moriva e non moriva…”.

I medici non capivano cosa c’era, dicevano ‘ma è vivo ancora’ – ha continuato il pontefice – E un sacerdote che era suo figlio spirituale e lo amava tanto, come un padre, è venuto e ci ha detto: ‘andate fuori’. E io sono uscito all’ultimo e questi cominciò a parlargli. Dopo un po’ uscì e noi rientrammo e in cinque minuti è morto”.

E quindi: “Alcuni giorni dopo incontrai quel sacerdote, che oggi è vescovo. E gli chiesi cosa gli avesse detto. E lui: ‘gli ho detto lascia, lascia, lasciati andare. Hai fiducia. Non ha senso prenderti ancora da questa vita. L’ho animato. E se n’è andato‘. Ed è bello, mi ha fatto assumere proprio la realtà della morte”.

Un racconto molto semplice, quello del Papa, ma che ci dà una chiara visione su quella che è la prospettiva della morte per la cristianità, anche e soprattutto in queste ore così difficili di lutto.

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