A Przemyśl, città polacca al confine con l’Ucraina è comparsa una nuova opera della street artist Laika: ‘Come With Me-All Refugees Welcome’
E’ apparsa nella notte tra il 21 e il 22 aprile la nuova opera della street artist Laika che è tornata a colpire con “COME WITH ME – ALL REFUGEES WELCOME“. L’opera, affissa a Przemyśl, città polacca al confine con l’Ucraina, ritrae una donna rifugiata ucraina che fugge insieme al suo bambino dalla guerra e porta con sé una rifugiata siriana ed una bambina africana.
“L’Europa, di fronte ad una delle crisi umanitarie più importanti in termini numerici dalla Seconda Guerra Mondiale ha, in pochissimo tempo, messo in moto una macchina dell’accoglienza perfetta. Circa 4,4 milioni (stime del 9 aprile) di persone sono fuggite dall’Ucraina in meno di due mesi. Varcato il confine hanno ricevuto accoglienza, solidarietà, amore, cibo, un posto sicuro dove dormire, una nuova vita, un visto facilmente rinnovabile, giocattoli per i bambini, psicologi per i traumi provocati del conflitto. Per la prima volta ho visto un’Europa unita nei valori della solidarietà, dell’accoglienza. Dell’umanità.”
Laika
L’artista ha dedicato questo nuovo lavoro ad Andrea Costa, di Baobab Experience, e a tutti coloro sotto processo perché salvano vite. Un opera che non vuole essere sterile polemica, ma un appello a riflettere; perché davanti a questo nuovo e terribile conflitto, non si può non riscontrare una disparità di trattamento dei confronti di altri rifugiati che scappano da altre guerre ugualmente sanguinose e atroci.
“Non ho affisso quest’opera per fare sterile polemica. Ogni poster affisso in zone di confine, come quello bosniaco, sono un appello. Lo rivolgo alle istituzioni europee e ai singoli governi: chi fugge da un conflitto, da miseria, disastri naturali e violazioni dei diritti umani ha lo stesso diritto di essere accolto ed inserito progressivamente nella società. Ne siamo capaci – adesso abbiamo le prove. Applichiamo un principio fondamentale. Quello dell’uguaglianza.”
Laika
ALL REFUGEES WELCOME!
Crediti foto@Ufficio stampa Gargiulo&Polici