Un omaggio all’importanza e alla funzione delle api nell’ecosistema: è questo il tema del primo eco-murales multimediale d’Italia nato in Toscana. Si intitola ‘Impollinèmesi’ e vede la firma di tre artisti di tre ambiti diversi: la scultrice Silvia Scaringella, lo street Artist Zed1 e il soundesigner Alessio Mosti. Un dialogo tra arti in cui si incontrano tecnologia, ambiente e arte urbana che racconta al visitatore il complesso e affascinante mondo delle api.
“Cosi come l’ecosistema è una sinergia fatta di equilibri e mutuo soccorsi – spiega Silvia Scaringella – anche per Impollinèmesi si è lavorato in sinergia unendo tre arti per un messaggio comune.”
Impollinèmesi: un’opera d’arte urbana purificatrice d’aria e l’obiettivo di sensibilizzare le persone
Attraverso tre forme artistiche diverse, Impollinèmesi vuole sensibilizzare il grande pubblico sull’obiettivo 15 della Agenza 2030 sul complesso legame che unisce le componenti biotiche e abiotiche di un territorio. La parte pittorica vede l’utilizzo di pitture Airlite, grazie alle quali purificherà ogni giorno l’aria dall’inquinamento prodotto da 31,5 auto Euro 6, assorbendo 6,8 kg di CO2 nel primo mese di applicazione.
Le api scolpite da Silvia Scaringella
“Ho raccolto la sfida dell’associazione Oltre che mi ha proposto quest’opera in sinergia che raccoglie pittura, scultura e musica in un unicum continuo. L’idea mi è sembrata innovativa anche se, in realtà, può trovare delle radici nel nostro passato architettonico perché non a caso in Italia siamo famosi per affreschi e grottesche sulle pareti dei palazzi, come la nostra decorazione a bassorilievi ed altorilievi insieme appunto alla pittura. L’innovazione a questo punto potrebbe essere la musica anche percepita, adesso, attraverso le nuove tecnologie tramite un codice QR.”
L’opera è infatti accompagnata da dei QR code. Inquadrandoli, il visitatore potrà ascoltare una particolare “colonna sonora”, quella delle api. Una composizione completamente inedita basata su un paesaggio sonoro frutto di campioni collezionati direttamente in apiario (con la collaborazione dell’apicoltrice Martina Bigi) raccolti con tecniche sperimentali di Field-recording. Infine le api prenderanno vita nelle composizioni scultoree presenti sul murales stesso.
Per la realizzazione della parte scultorea, Scaringella ha fatto tesoro e valorizzato anche il percorso fatto con un gruppo di studenti che hanno partecipato ad un suo workshop.
“Una cosa curiosa, e naturalmente anche etica, di questo progetto è stato tutto il percorso fatto con i ragazzi: è stato un percorso inclusivo che è passato attraverso il mio workshop, è passato attraverso la modellazione delle api, la rifinitura, la composizione, quindi andare a capire come puoi sistemarle a livello compositivo su una superficie così ampia. Ed è stata un’esperienza anche di incontri dove, come nel mondo delle api, si sono create delle sinergie, dei mutui soccorsi e collaborazione per un obiettivo comune. Questo murales per me non nasconde solamente un excursus sul tema ambientale ma anche un tema civile e sociale: quando c’è una comunità, c’è della forza, c’è della forza cooperativa, che comunque in questo momento è anche un messaggio ecologico.”
Silvia Scaringella – scultrice
Impollinèmesi è un nuovo progetto di sensibilizzazione nel segno della sostenibilità, nato dall’associazione di promozione sociale A.p.s. Oltre, con la collaborazione e la curatela della no profit Yourban2030, in collaborazione con l’ Accademia di Belle Arti di Carrara, con il patrocinio del Comune di Carrara, grazie al sostegno della Fondazione Marmo e alla consulenza scientifica dell’apicoltrice Martina Bigi.
L’opera si trova lungo la Scalinata Monterosso a Carrara città che dal 2015 fa parte dell’Unesco Global Geopark.
Crediti foto: Yourban2030 via HF4