Intervista all’assessore delle Pari Opportunità di Corinaldo, Giorgia Fabri sul Centro studi sulla donna: cosa ci racconta
L’assessore alle Politiche culturali e turistiche e Pari Opportunità del Comune di Corinaldo Giorgia Fabri è intervenuta ai microfoni di LOLnews.it per raccontare come è nata l’idea di aprire il Centro Studi internazionale sulla donna in uno dei borghi più belli d’Italia.
Centro studi sulla donna, il successo di Corinaldo
La struttuta ha aperto al pubblico soltanto lo scorso 16 ottobre e si trova all’interno dell’ex convento degli Agostiniani. Il centro inaugura un turismo “al femminile” che vuole essere occasione per scoprire e riflettere sull’attualità e sull’educazione di future donne, sul loro ruolo all’interno della società di oggi e costruire una cartina geografica del mondo attraverso le grandi donne dei 5 continenti.
L’assessora Fabri ha fatto sapere che tutto ha origine dalle radici dei Corinaldesi e dal retaggio di Santa Maria Goretti, che ha dimorato nel borgo marchigiano nei suoi primi anni di vita.
La ragazzina fu una delle prime vittime di femminicidio del ‘900, la data scelta per l’inaugurazione – il 16 ottobre – vuole rendere omaggio alla sua nascita e ricordare la sua memoria. Da qui nasce un’articolata riflessione del Centro, per innescare un cambiamento culturale nel segno delle donne, per contrastare la violenza di genere, attraverso iniziative di studio, approfondimento e sensibilizzazione.
“Vogliamo riflettere sull’attualità partendo dal concetto di educazione, nel cuore del centro storico il Centro Studi è un luogo dove si può parlare di emancipazione femminile cercando di cambiare il presente”.
Punto di aggregazione per tutti la speciale biblioteca che ospita una ricca bibliografia femminile e spazi adibiti ai più piccoli al fine di fornire – attraverso la cultura e i momenti di gioco con tutta la famiglia – una nuova sensibilità alle nuove generazioni.
Turismo femminile, cultura e aggregazione: la missione del Centro Studi
A tal proposito l’assessora ribadisce la netta volontà di ripartire da valori quali la cultura e lo stare insieme per prevenire ciò che disgraziatamente succede ancora troppo spesso alle donne.
“Il progetto – aggiunge – è molto trasversale, lega grandi e piccini, uomini e donne: la cultura è veramente efficace se riesce ad arrivare a tutti”.
In questa missione hanno avuto successo le donne di scienza protagoniste della mostra permanente all’interno del centro studi sulla donna di Corinaldo: da Margherita Hack a Rita Levi Montalcini, passando per Marie Curie, Ipazia o Jane Goodall, è sempre bene ricordare coloro che hanno cambiato il mondo e la storia partendo dalla comune battaglia sull’uguaglianza di genere.
“Il messaggio di fondo – rileva ancora Giorgia Fabri – è che stiamo nel mondo tutti insieme per renderlo un posto migliore”