È tutta questione di chimica, e uno studio inglese lo conferma
Il 23 aprile si festeggia la giornata del libro. Un’occasione per ricordare una volta di più l’importanza della cultura e della lettura. Leggere apre nuovi mondi, arricchisce il nostro vocabolario, permette di mantenere sempre viva la fantasia. Ma quel di cui vogliamo parlare oggi è un’altra cosa: è l’abitudine che molti hanno di annusare i libri.
Se anche voi siete tra questi, non temete: non siete pazzi. Sono tante le persone che amano inebriarsi dell’odore che le pagine, specie di un tomo vecchio, sprigionano. E quale occasione migliore della giornata del libro per cercare di dare una spiegazione a questa smania?
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Perché annusiamo i libri?
A quanto pare è tutto merito di alcune componenti chimiche. Lo scienziato inglese Andy Brunning ha esaminato i processi e i composti che danno luogo all’odore dei libri nuovi e a quello ben più intenso dei libri antichi. I manuali nuovi devono il loro aroma alla carta e alle sostanze utilizzate per fabbricarla, agli inchiostri e agli adesivi utilizzati per la rilegatura.
Che odore hanno i vecchi tomi?
Con il passare del tempo la cellulosa e la lignina contenuti nella carta si consumano e oltre a conferirle un colore giallastro rilasciano composti organici che producono proprio quell’odore che identifichiamo come aroma di tomi vecchi. Dal punto di vista chimico gli aromi coinvolti sono vaniglia, benzaldeide – quasi un profumo di mandorla -, odori dolci prodotti dall’etilbenzene e dall’etilesanolo, e dall’odore di fiori. Insomma un vero e proprio mix di sostanze chimiche.
I libri prodotti oggi invece vengono realizzati con una carta migliore rispetto al passato in termini di qualità. Questo da una parte comporta un minore degrado delle pagine, e dall’altro porta anche a una minore capacità di sprigionare un odore particolare.
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Chi per questioni di spazio ha eliminato dalla propria libreria manuali vecchi e moderni e preferisce racchiudere tutto in un e-book ma non vuole rinunciare a godere dell’aroma dei libri può tirare un sospiro di sollievo. C’è infatti chi ha inventato uno spray per dare odore a quegli asettici dispositivi.