Come faceva Lady Diana a mantenersi così bella? La dieta svelata dallo chef e il segreto sui suoi allenamenti
Domani, 1° luglio, Lady Diana spegnerà virtualmente sessanta candeline e anche se non c’è più, la ricordiamo tutti con un sorriso nostalgico e profondo, uno sguardo fragile e magico e un fisico in forma: merito anche della dieta che seguiva dopo aver affrontato gli annosi problemi di bulimia.
L’ex chef Darren McGrady ha svelato le sue abitudini alimentari al magazine HELLO! sottolineando quanto fosse stata coraggiosa Lady Diana a parlare di disordini alimentari nella speranza che altre persone potessero uscire dal tunnel di autodistruzione in cui stava precipitando.
Lady Diana, la dieta seguita da quando si è separata da Carlo
Come ha raccontato il cuoco reale, dopo la separazione dal Principe Carlo nel 1992, la mamma di William e Harry ha rimesso in sesto la sua vita e iniziato a mangiare in modo sano.
La colazione prevedeva in genere pompelmo, muesli e un pezzo di pane tostato, ma anche cibi più elaborati come crêpe suzette con un po’ di salsa olandese e delle patate. Il pranzo era a base vegetale per lo più e uno dei suoi piatti preferiti erano i peperoni ripieni di zucchine, funghi, riso, mozzarella e parmigiano con una pallina di salsa di pomodoro affumicato.
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Anche la cena era molto ricca di verdure: Lady Diana amava in particolar modo una ricetta ucraina, la zuppa di barbabietole con yogurt naturale, cipolle, brodo di pollo, latte, panna acida, sale e pepe.
E la carne? Nella dieta di Lady Diana era molto limitata:
“Non ha mai mangiato carne di manzo, mai mangiato maiale, a volte ha mangiato agnello quando intratteneva gli ospiti, ma per la maggior parte si trattava di pollo, pesce o opzioni vegetariane” ha spiegato lo chef.
Scarsi anche i dolci che la Spencer non amava: al massimo ogni tanto si concedeva una fetta di pudding di pane e burro.
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Fondamentali per il benessere fisico e mentale della Principessa Diana anche gli allenamenti: secondo la sua allenatrice Jenny Rivett faceva il pieno di cardio e step (molto in voga negli anni ‘90), si concedeva anche lunghe camminate nei giardini di Kensington e altrettante pattinate.