Dal 14 marzo 2022 esce IRAE, il nuovo progetto d’arte e oggetto da collezione in forma di libro promosso dalla no profit Yourban2030
Se è vero che la bellezza salverà il mondo, mai come in questo momento storico abbiamo bisogno di vedere, toccare e respirare bellezza. Ma, per forza di cose, in ottica green e eco-sostenibilità: da questa doppia urgenza nasce IRAE.
Irae, Yourban2030 supporta l’arte eco-sostenibile
Si tratta di un’originale serie editoriale promossa dalla no-profit Yourban 2030, con il fotografo romano Angelo Cricchi come direttore creativo e l’ex top model Simonetta Gianfelici come fashion director.
Il progetto vuole essere un nuovo modo di fare community intorno alla sostenibilità, con protagonisti ogni volta diversi – poeti, scienziati, visionari, fotografi illustratori, pensatori – e in grado di offrire approcci e contenuti di varia matrice per scandagliare il contemporaneo, e rispondere a un interrogativo su tutti “è questa la fine?“.
Esce oggi, 14 marzo, l’oggetto da collezione in forma di libro per guardare oltre il visibile, immaginando futuri e documentando il presente, attraverso i contributi di grandi firme del contemporaneo artistico, critico e fotografico, con contenuti esteticamente importanti.
Irae n° 1, tutti gli artisti che vi hanno preso parte
La rivista è è disponibile sul circuito Messaggerie (La Feltrinelli, Mondadori, Ubik), Armani Book, Hoepli e in tutte le migliori librerie. È inoltre ordinabile sugli store online e Amazon e per il primo numero ha visto la partecipazione dei più grandi artisti contemporanei. Da Ezio Amato, Andreco, Nicola Bertollotti, Daniela Billi, Patrizia Boglione, a Paolo Canevari (autore del primo special book che accompagna l’uscita di IRAE, con un’opera limitata interamente nera, buia come il silenzio).
E ancora hanno scavato dentro e intorno a sé per trovare soluzioni etico-estetiche al nostro strano tempo anche Tiziana Cera Rosco, Dario Coletti, Giacomo Costa, Ketty Di Tardo, Michele Freppaz, Simona Ghizzoni, Luca Marini, Antonio Marras, Shinya Masuda, Claudio Orlandi, Cristana Perrella, Patrizia Sardo Marras, Birgit Rusten, Wu Ming 1, Santiago Zabala.
Veronica De Angelis e l’urgenza sociale di rispondere alla domanda: “Questa è la fine?”
“IRAE è stato concepito nella primavera 2021 e, dati i risvolti dell’attualità e con il senno di poi, è chiaro che ancora una volta lo sguardo artistico si è fatto anzitempo interprete di un’urgenza, sociale, ambientale, narrativa” spiega l’ideatrice di IRAE e presidente di Yourban2030, Veronica De Angelis.
“È così che la maggior parte delle immagini del primo numero portano verso l’assenza, la mancanza, il vuoto. Dagli spazi abbandonati di Nicola Bertellotti, alla rinascita solitaria di Jordi Bello Tabbi, dalla fuga nella natura di Simona Ghizzoni, alle città distopiche di Giacomo Costa. Dal vuoto della pianura Padana raccontato da Wu Ming (Wu è il cinese di Mu) all’invisibile presente nei disegni di Adreco. Dai ghiacciai immensi ricoperti di teli di Claudio Orlandi alla solitudine dell’inverno Islandese di Carola Blondelli, fino alle terre sarde arse dal fuoco di Dario Coletti e dei coniugi Marras”.