Grande successo per Susanna Nicchiarelli e il suo Nico 1988, a Venezia
Quella che la Nicchiarelli ci mostra nel suo Nico 1988, è una donna appesantita dalle droghe e da una vita estrema, sola e con un unico grande rammarico: quello di aver abbandonato il figlio Ari nelle mani della famiglia. Vediamo Nico alla prese con un improbabile tour europeo; la musica, i testi la tensione sonora sono il suo credo ed l’autentico testamento di un’artista che si è sentita incompiuta ed infelice quando era bella e magra.
Susanna Nicchiarelli propone una regia asciutta e teutonica come la stessa protagonista: messi al bando i sentimentalismi, il racconto dell’avvicinamento al figlio Ari (avuto con Alain Delon), le passioni ed i sentimenti della protagonista passano attraverso lo sguardo di una grandissima interprete, Trine Dyrholm, cantante ed attrice danese.
Nico 1988 è il racconto di un percorso di riavvicinamento, non tanto di una madre con un figlio quanto di una donna con l’esistenza. Meravigliosa anche la scelta della colonna sonora in cui la musica è il traino della pellicola che non ha bisogno di appellarsi ad immagini di repertorio ed improbabili messe in scena per fare assaporare l’odore degli anni 80, l’energia dell’Europa dell’Est e di quella Berlino che cambierà per sempre il suo volto a pochi mesi dalla scomparsa di Nico.
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