La morte di Alessandra Appiano ha sconvolto il mondo della televisione e della cultura italiana. Tutti ce la ricordiamo sempre presente in trasmissioni come Mattino Cinque, Storie Italiane e La vita in diretta, lei che nel 2003 aveva vinto il premio Bancarella con Amiche di salvataggio.
Gli ultimi tweet di Alessandra Appiano prima della sua morte
Ora che gli inquirenti sembrano parlare di un suo suicidio, dirle addio sembra ancora più triste. Basti pensare che qualche settimana fa Monica Leofreddi le aveva dato un prezioso consiglio: “Segui il ritmo della natura: il suo segreto è la pazienza”. La Appiano ritwittò quel messaggio, aggiungendo alcune parole che ricordano il periodo difficile che stava attraversando: “Grazie del suggerimento…io di pazienza ne devo avere tanta in questo periodo tosto…”
Adesso che se n’è andata però arrivano i messaggi proprio di alcune conduttrici, come Federica Panicucci ed Eleonora Daniele. La prima scrive un semplicissimo “Ciao Alessandra”, mentre la seconda ha parlato del “Grande dolore per la improvvisa scomparsa dell’amica Alessandra Appiano. Anima bella e profonda, come poche ne ho conosciute”.
Ecco 6 motivi che spingono una persona al suicidio
Ma se le ipotesi dovessero essere tristemente confermate, quali sono i motivi che spingono una persona al suicidio?
La depressione, innanzitutto, è il motivo più comune. Crea sofferenza e un senso pervasivo di disagio ed impotenza, rendendo impossibile avere speranza nel proprio futuro. L’abuso di alcol o droghe può inoltre portare a tentare un suicidio, specie alle persone molto impulsive.
Il bisogno di aiuto, invece, non è legato strettamente al suicidio, al quale si arriva involontariamente. Persone che hanno bisogno di avvertire gli altri che qualcosa non va, possono compiere gesti estremi che portano alla morte. Anche la psicosi è un motivo di suicidio abbastanza comune, ma più facile da individuare per tempo.
C’è chi invece si suicida ‘per gioco’. Specie tra i giovani che provano sfide estreme o challenge assurde per cercare di sperimentare nuove sensazioni, rischiando di suicidarsi senza volerlo.
Un altro fattore, spesso sottovalutato, è la richiesta di morire per via delle proprie condizioni irreversibili di salute. Si tratta di un tema delicato, legato a eutanasia e testamento biologico, ma che può portare a un suicidio per scelta e, talvolta, a uno assistito.