Meghan Markle, anche la guardia del corpo si dimette. È la terza persona dell’entourage ad abbandonare la duchessa in soli sei mesi. Ma qual è il vero motivo delle dimissioni della bodyguard?
Non c’è pace per Meghan Markle. La duchessa di Sussex, consorte del principe Harry, perde i pezzi del suo entourage con una velocità unica. Questa volta è toccato alla sua guardia del corpo.
Ma quali sono i motivi di questi abbandoni? C’è dietro qualcosa? Oppure dipenderà dal carattere dell’ex attrice?
Meghan Markle abbandonata dalla sua guardia del corpo
Quel che è certo è che la guardia del corpo personale di Meghan – un’agente di Scotland Yard altamente qualificata rimasta anonima per ragioni di sicurezza – si è dimessa dal ruolo dopo nemmeno un anno. Un abbandono che in Patria sta facendo parlare moltissimo.
Quello che i tabloid sottolineano è che in un periodo così delicato – con la Markle in stato interessante – si tratterebbe del momento meno opportuno per una mossa di questo tipo.
Meghan Markle abbandonata da tre membri del suo staff
Il problema maggiore però deriverebbe dal fatto che la bodyguard sia già il terzo membro del suo staff personale a dare forfait nel giro di pochi mesi: prima di lei si è dimessa la sua segretaria personale Samantha Cohen (a novembre) e prima ancora (ad ottobre) Melissa Touabti, sua assistente personale. Praticamente una strage!
Qualcuno azzarda invece che c’entrerebbe il carattere difficile di Meghan, soprannominata “Duchess difficult” dai media britannici.
Meghan Markle abbandonata dalla sua guardia del corpo: c’entrano i suoi atteggiamenti?
In realtà, però, la difficoltà maggiore per l’agente personale della moglie di Harry deriverebbe dal fatto che la duchessa non è “educata” alle regole di corte. Meghan ha il forte desiderio di essere vista come una persona parte del popolo: ama i bagni di folla e stare tra la gente.
Un genere di atteggiamenti che mal si coniuga con il protocollo reale e ne rende difficile la gestione della sicurezza, ma che dipenderebbe anche dalla sua recente entrata in famiglia e quindi dalla mancata abitudine al dover convivere con una stretta protezione personale fin dall’infanzia.