Harvey Weinstein licenziato dalla Weinstein Company per molestie sessuali
Harvey Weinstein è stato licenziato dalla Weinstein Company, società di produzione cinematografica che lui stesso aveva fondato nel 2005 con il fratello Robert. A provocare il licenziamento del noto produttore sono state le accuse di molestie sessuali che Weinstein non ha potuto smentire.
Lo scorso giovedì, era stato il New York Times a pubblicare la notizia di tali molestie, sottolineando che, negli ultimi 30 anni, Weinstein avrebbe fatto avance sessuali nei confronti di alcune sue dipendenti.
Otto sono in tutto le donne che il produttore di film quali Pulp Fiction e Shakespeare in Love avrebbe molestato e poi messo a tacere con dei patteggiamenti. Tra queste anche le attrici Ashley Judd e Rose McGowan. Venuti a conoscenza della terribile notizia, tante star del mondo del cinema (e non solo) si sono prontamente schierate contro il fondatore della Weinstein Company, da Patricia Arquette a Jessica Chastain e per quasi tutta Hollywood, ormai, Harvey Weinstein è un molestatore, una vergogna. Anche per questo le sue azioni rischiavano di rovinare l’immagine della società.
“Mi rendo conto solo ora di quanto i miei comportamenti fossero sbagliati“, ha dichiarato per scusarsi Harvey Weinstein, ma le sue parole non sono bastate per cancellare i suoi errori. Per questo il consiglio di amministrazione della società di produzione ha deciso di comune accordo di licenziarlo e in un comunicato ha scritto: “Alla luce delle nuove informazioni sulla cattiva condotta di Harvey Weinstein emerse nei giorni scorsi il consiglio d’amministrazione della Weinstein Company ha deciso che la sua collaborazione viene terminata immediatamente“. A firmare la comunicazione ufficiale sono stati Lance Maerov, Richard Koenigsberg, Tarak Ben Ammar e Robert Weinstein, fratello del molestatore.
A ritirarsi, sotto pressione di Robert e di tutto il consiglio, è stata anche l’avvocatessa di Harvey Winstein, Lisa Bloom, che, a quanto pare, aveva degli interessi privati con il suo cliente, una cosa non accettabile per la Weinstein Company.
Dopo questo brutto episodio la società di produzione cinematografica proverà a voltare pagina, mentre, ad aspettare Harvey Weinstein, sarà un percorso di disintossicazione dalla dipendenza sessuale, in un centro specializzato. “Inutile nascondersi – ha dichiarato Robert Weinstein – mio fratello ha un problema reale. Ha bisogno di aiuto professionale”.