Era una calda giornata di agosto, quando in edicola il settimanale Io Spio lanciò la bomba: Emma Marrone in copertina con una domanda ambigua come titolo del servizio dedicato alla cantante salentina: “Emma lesbica?”
La vicenda fece piuttosto infastidire la diretta interessata che su Instagram si sfogò, non tanto per le allusioni sui suoi gusti sessuali, quanto per la scelta del titolo che aveva “evidenziato il marciume di questa società ipocrita e razzista” di un Paese “che sta tornando nel Medioevo e l’omosessualità sta diventando un problema da “combattere””.
A distanza di due mesi, Emma torna sull’argomento e lo fa nel corso di un’intervista a Liberi Tutti del Corriere della Sera. La giornalista Maria Teresa Veneziani le chiede: “Potrebbe mai innamorarsi di una donna?” e l’artista pugliese risponde: “Io mi sono sempre innamorata della testa delle persone. Amo molte donne, mi circondo di donne. Credo molto nell’amicizia femminile. Amo tantissimo le mie amiche, il loro mondo. Non so realmente se riuscirei ad amare anche in quel modo perché sessualmente nella mia vita sono sempre stata molto chiara. So quello che mi piace e no”.
Una dichiarazione che non lascia spazio a dubbi. Ma la Marrone va oltre spiegando che, grazie all’educazione ricevuta in famiglia, è cresciuta con l’idea che l’omosessualità non sia una diversità.
“Ci hanno sempre cresciuto con un’idea di rispetto fortissimo. Anche da piccoli, con mio fratello non sapevamo il significato della parola “frocio” o “ricchione” perché in casa mia queste parole non sono mai state usate. Si è sempre parlato di omosessualità vista come una cosa normale. I miei genitori mi hanno sempre detto “a noi non importa se torni a casa con un uomo o una donna. Ci basta tu sia felice”.
Insomma, il caso ora dovrebbe essere chiuso.
(foto @kikapress)