L’anemia si può combattere a tavola, basta assicurarsi di seguire un’alimentazione varia, nella quale non devono mancare alcuni cibi in particolare. Ecco quali
Il tipo più comune di anemia è quello da carenza di ferro. Per chi non lo sapesse si tratta di una condizione per cui nel nostro corpo non ci sono i livelli di ferro che servirebbero. Ciò complica le cose per quel che riguarda il trasporto di ossigeno attraverso il sangue provocando diversi sintomi.
Se si parla di carenza di ferro vuol dire che questo è un minerale che, al contrario, è importante per l’organismo. Diciamo pure che, come riporta Humanitas.it, è fondamentale per alcune funzioni biologiche, tra le quali la formazione dell’emoglobina. Quando c’è una mancanza di ferro, provocata ad esempio da uno scarso apporto con l’alimentazione, la produzione di emoglobina è insufficiente e questo fa sì che ci sia una scarsa circolazione di ossigeno attraverso l’organismo.
Carenza di ferro: i sintomi
Il problema riguarda tutte le fasce di età, quindi tutti farebbero bene a sapere come evitare la carenza di ferro. I sintomi sono molteplici e cambiano nel corso del tempo. In un primo momento possono non destare sospetti, poiché l’organismo recupera i depositi di ferro presenti sotto forma di ferritina. Se però la carenza continua, i sintomi si intensificano e si può andare incontro a estremo affaticamento e debolezza, pallore, irritabilità, mal di testa. E ancora: insonnia, fiato corto e mancanza di respiro, dolore toracico, vertigini e capogiri, unghie fragili, scarso appetito ecc.
L’importanza dell’alimentazione
Visto che prevenire è meglio che curare, ci sono alcuni cibi che permettono di evitare la carenza di ferro. È necessario seguire un’alimentazione varia, che includa alimenti ricchi di ferro come carne rossa, carne di maiale, verdure a foglia verde, frutta secca, pollo, frutti di mare, fagioli. A questi alimenti si possono affiancare cibi che hanno un alto contenuto di vitamina C che migliorano l’assorbimento di ferro. Un’attenzione particolare va posta a bambini, donne in gravidanza e in allattamento.