C’è chi sogna un attico con vista sul Duomo e chi, invece, investe la stessa cifra in una borsa. Non una qualsiasi, ma la Birkin più costosa al mondo, simbolo indiscusso di lusso e status. Un pezzo da collezione così raro e desiderato da raggiungere cifre da capogiro: parliamo di oltre 1.500.000 sterline, un valore che la rende comparabile a un immobile di prestigio nel cuore di Milano.
A possederla è una vera icona di stile e collezionista appassionata: Victoria Beckham, ex Spice Girl e oggi affermata stilista, la cui collezione di Birkin ha ormai assunto proporzioni leggendarie. Ma cosa rende questa borsa così unica? E com’è nata la leggenda dietro il modello più esclusivo di casa Hermès?
Introdotta nel 1984, deve il suo nome all’attrice Jane Birkin. Secondo la leggenda, durante un volo Parigi-Londra, Jane Birkin si lamentò con Jean-Louis Dumas, allora presidente di Hermès, della difficoltà nel trovare una borsa adatta alle sue esigenze di madre e donna d’affari. Dumas, ispirato, creò per lei un modello rettangolare, capiente e raffinato, con cuciture a punto sellaio e una tasca interna, ideale per documenti o biberon.
Tra le varianti più esclusive della Birkin spicca la “So-Black”, ideata da Jean Paul Gaultier durante il suo mandato come direttore artistico di Hermès. Questa edizione limitata presenta dimensioni di 24 cm x 12 cm x 35 cm ed è realizzata in pelle con finiture cromate in palladio nero. Ogni dettaglio, dalla scatola alla clochette, è curato per esaltarne l’eleganza monocromatica.
La Birkin è diventata un simbolo di lusso e status, spesso citata in serie tv come “Sex and the City” e posseduta da celebrità come appunto Victoria Beckham, la cui collezione personale è stimata oltre 1.500.000 sterline.
Birkin, l’accessorio che vale più dell’oro: quando una borsa diventa un investimento
Nel panorama degli investimenti alternativi, le borse di lusso — e in particolare le Hermès Birkin — si sono ritagliate un posto di prestigio. Più che semplici accessori, questi oggetti rappresentano oggi una forma di patrimonio tangibile capace di offrire rendimenti sorprendenti.
A differenza di azioni e metalli preziosi, il valore di una Birkin non è soggetto alla stessa volatilità dei mercati finanziari, e proprio per questo ha attirato l’attenzione di collezionisti, celebrità e investitori di tutto il mondo. La combinazione tra produzione limitata, attese lunghissime e desiderabilità sociale ha trasformato queste borse in beni rifugio capaci di competere, e in certi casi superare, i rendimenti di strumenti ben più tradizionali.
Un dato su tutti colpisce: dal 1980, il valore delle Birkin è cresciuto in media del 14,2% all’anno, battendo sia l’indice S&P 500 che l’oro. Un risultato impressionante, se si considera che il mercato del lusso non è certo immune da crisi.
Eppure, durante la pandemia del 2020, quando il mondo si è fermato e molte economie hanno vacillato, le Birkin hanno registrato un +38% di incremento di valore, confermandosi un asset incredibilmente resiliente. In un mondo in cui la sicurezza degli investimenti è sempre più ricercata, una borsa che può essere indossata, esposta e al tempo stesso rivalutata nel tempo diventa molto più di un capriccio: è una scelta strategica.
Foto: Shutterstock