Smartphone e radiazioni
Gli smartphone sono ormai parte integrante di molte delle nostre attività quotidiane. Li usiamo per scattare foto, girare video, condividere post sui social network, controllare le email e, ovviamente, per telefonare e inviare messaggi.
Ma quando li acquistiamo, quali sono le caratteristiche che prendiamo in considerazione per scegliere il cellulare più adatto a noi e alle nostre esigenze?
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Il valore Sar
Oltre alle funzionalità, alla memoria, alle innovazioni tecnologiche, sono davvero in pochi i consumatori che controllano anche il valore Sar dell’apparecchio che si accingono a comprare.
Eppure questa specifica tecnica è piuttosto importante visto che si riferisce al tasso di assorbimento di energia elettromagnetica da parte del nostro corpo mentre si utilizza – o semplicemente si tiene in tasca – il proprio smartphone, che come è noto emette un campo elettromagnetico a radiofrequenze.
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Il limite del valore Sar
Il valore Sar, che per legge deve essere indicato sulla confezione dei telefonini e sui siti ufficiali delle case produttrici, viene espresso in watt per chilogrammo e secondo la normativa europea non può superare i 2 W/kg.
Ma quali sono gli smartphone con il tasso di assorbimento più alto e quelli quelli più innocui? Per rispondere a questa domanda ci viene in aiuto il portale tedesco Statista che ha pubblicato l’elenco dei modelli in base al valore Sar.
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Smartphone con valore Sar più alto
Al primo posto, con 1,75 W/kg (il valore più alto) troviamo il modello Xiaomi Mi A1, seguito da OnePlus 5T, Huawei Mate 9, Huawei P9 Plus, Huawei GX8, Huawei P9, Huawei Nova Plus, OnePus 5, Huawei P9 Lite, iPhone 7, Sony Xperia XZ1 Compact, OnePlus 6, iPhone 8, Xiaomi Redmi Note 5 e ZTE Axon 7 Mini.
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Samrtphone con valore Sar più basso
Il valore Sar più basso – appena 0,17W/kg – spetta al Galaxy Note 8 di Samsung, azienda che annovera i prodotti di telefonia cellulare con tassi di assorbimento inferiori a quelli realizzati da altri grandi produttori. Nella classifica degli smartphone con valori bassi troviamo, infatti, anche i Samsung S8, S8 Plus, S9 Plus, S7 edge e Galaxy A5 2016. In questo elenco sono presenti anche alcuni modelli della LG come G7 ThinQ e Q6, della ZTE, tra i quali Axon Elite, Blade A610 e V9, ma anche Moto G5 Plus e Moto Z di Motorola e HTC U11 Life.
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Smartphone e tumori
Il campo elettromagnetico a radiofrequenza generato dagli smartphone – non solo quando li utilizziamo ma anche quando li teniamo vicini a noi – è pericoloso per la salute umana?
Sono tanti gli studi scientifici realizzati sui presunti danni causati all’organismo dall’esposizione alle onde elettromagnetiche, non solo dei cellulari, ma al momento dei dati certi e inequivocabili non sono stati pubblicati, soprattutto in merito al rapporto smartphone-tumori.
Eppure, come ricordava tempo fa Alessandro Polichetti, primo ricercatore del Centro nazionale per la protezione dalle radiazioni e fisica computazionale dell’Istituto Superiore di Sanità, nel 2011 l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro ha classificato le onde elettromagnetiche tra i possibili cancerogeni, nonostante una ricerca dell’anno precedente condotta dalla stessa Agenzia avesse “sostanzialmente assolto i telefonini per mancanza di prove – ricorda Polichetti – evidenziando solo un lieve aumento dei casi di glioma (tumore maligno del cervello) e neurinoma del nervo acustico (tumore benigno) tra chi aveva trascorso al cellulare più di 1.640 ore”.