Harry e Meghan all'ONU: filantropi affermati
Il principe Harry e Meghan sono oramai dei filantropi apprezzati a livello mondiale: lo dimostra l’invito ricevuto dai Sussex a tenere un discorso all’ONU in occasione del Nelson Mandela Day il 18 luglio.
Sarà in particolare il fratello minore di William a prendere la parola all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York, seguendo le orme della madre Diana nell’impegno sociale e civile, a favore dei meno fortunati, dei bambini, delle vittime di guerra.
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Harry, omaggio a Diana e Mandela
Harry è coinvolto nella missione in Sud Africa dell’ONU, un vero e proprio omaggio non solo alla madre ma anche a Nelson Mandela stesso che ha incontrato Lady Diana nel marzo del 1997 soltanto pochi mesi prima della sua scomparsa.
Fu proprio Mandela a chiedere alla compianta Principessa del Galles di visitare i malati di AIDS e stringere loro la mano: le foto di quei momenti hanno per sempre aperto il dibattito sulla malattia invisibile cambiandone radicalmente la percezione pubblica.
Il discorso del Principe Harry all'ONU
Stando ai rumors dei tabloid il Principe Harry baserà il suo discorso all’Onu su due topic attuali e importantissimi: la lotta alla fame nel mondo – ribadendo l’appoggio che già condivide con la moglie ad associazioni attive in questo campo – e i cambiamenti climatici. Tema quest’ultimo che vede impegnato in prima linea anche il fratello William con la moglie Kate, nonché il Principe Carlo.
Harry e Meghan, primo impegno pubblico dopo il Giubileo
Per Harry e Meghan l’impegno pubblico presso l’ONU sarà il primo dopo il Giubileo di Platino: un mese fa, a Londra, i Sussex erano stati fischiati dai sudditi, ma a New York, nei palazzi che contano, sarà tutta un’altra storia.
Si trovano oramai a confrontarsi con i vertici delle istituzioni e la loro presenza aiuterà – considerato l’immenso potere mediatico di cui dispongono Harry e Meghan – a portare avanti il tema di quest’anno scelto per il Mandela Day: “fai quello che puoi, con quello che hai, ovunque tu sei”.
Il principe Harry nei guai: il commento razzista spopola sui social
Non appena è stata confermata la presenza di Harry all’Assemblea generale dell’ONU, su Twitter è comparso l’ashtag #PrinceHarryRacist. Il motivo è collegato ad una infelice uscita risalente al 2005 quando aveva solo 21 anni e stava presentando ufficialmente al padre l’allora fidanzata Chelsy Davy, in arrivo dallo Zimbabwe.
A chi gli chiedeva dichiarazioni sul fatto che fosse ospite dei Windsor, Harry – ricordiamo giovanissimo e all’epoca molto meno maturo di oggi – rispose: “beh, sai, non è mica nera, o qualcosa del genere”.
Probabilmente era solo uno scherzo per provocare i giornalisti, o una goliardata, ma ora che i social sono presenti è riemerso quell’episodio così come le foto del Principe vestito da nazista ad un party del 2006.
Per tutte queste ragioni, su Change.org sarebbe attiva una petizione per negare a Harry l’onore di aprire il Nelson Mandela Day all’ONU.