Marina Di Guardo: "Non sempre essere madre di Chiara Ferragni mi favorisce"
Scrittrice di successo che pubblica per Mondadori: Marina Di Guardo è la mamma di Chiara Ferragni. Un ruolo difficile e non sempre ben visto negli ambienti della letteratura italiana.
Photo Credits: Kikapress
La mamma di Chiara Ferragni pubblica il suo quinto romanzo
Marina Di Guardo – attivissima anche sui social network – ha appena pubblicato Nella buona e nella cattiva sorte, un libro edito da Mondadori nel quale esplora diversi temi caldi, come quelli della violenza domestica. 59 anni e una carriera da vicedirettrice dello showroom di Blumarine alle spalle, è attiva come scrittrice sin dal 2012 (quando ha pubblicato L’inganno della seduzione con la casa editrice Nulla Die), questo è il suo quinto romanzo.
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Marina Di Guardo: “Essere madre di Chiara per certi versi mi danneggia”
Tuttavia, ai microfoni del quotidiano Libero, Marina ha svelato che non è sempre facilissimo coniugare la sua carriera letteraria con il suo ruolo di madre di Chiara Ferragni.
Praticamente un’arma a doppio taglio: “Credo che mi aiuti per la visibilità, ma mi danneggia per la credibilità che posso avere in certi ambienti dove pensano: ‘Ah, la madre della Ferragni pubblica libri: chissà chi glieli scrive’”.
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Il successo di Marina Di Guardo come scrittrice
In effetti, visti tanti precedenti celebri, il rischio di non essere presi sul serio c’è. Ma guardando alle classifiche e al successo (anche di critica) che i libri di Marina Di Guardo ottengono, c’è poco da polemizzare.
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'Il giudizio che temo? Quello delle figlie': cosa ha svelato Marina di Guardo
Martina Di Guardo, mamma di Chiara Ferragni, si è svelata in un’intervista concessa al quotidiano Libero.
La scrittrice ha svelato alcuni dettagli su se stessa: “Ai miei genitori non importava molto l’aspetto fisico, mi mandavano a scuola vestita senza particolare attenzione. Portavo i capelli molto corti, ero poco femminile e curata e per questo venivo presa di mira dai miei compagni. Ho capito che se hai delle vulnerabilità, queste situazioni ti segnano e non è facile uscirne, possono danneggiarti per tutta la vita”.
Poi ha parlato del suo rapporto con Chiara, Valentina e Francesca: “Il giudizio che temo? Quello delle mie figlie. Tengo in gran conto di quello che dicono sui miei libri, hanno grande acume e non si fanno scrupoli a dirmi se qualcosa non funziona”.
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