Pasta e dieta: due parole che sembrano non andare d'accordo. Ma non è così
Quando si parla di dieta, ci sono alimenti che siamo portati a pensare siano nemici della forma fisica come ad esempio la pasta. Spesso pensiamo che eliminando i carboidrati, eliminiamo ‘il problema’.
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Un alimentazione varia ed equilibrata
Pensiero più che mai sbagliato: una dieta deve essere un regime alimentare ben bilanciato e vario. La differenza sta nella quantità e nell’abbinamento degli alimenti.
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La forma fa la differenza
Se volete inserire la pasta nel vostro regime alimentare sappiate con tutte sono uguali. Non è solo la composizione della pasta a fare la differenza, ma anche la sua forma come spiega la biologa nutrizionista Annalisa Gemelli.
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Gli spaghetti battono la pasta corta
Gli spaghetti hanno ad esempio un basso indice glicemico rispetto alla pasta corta.
“Gli spaghetti ad esempio – spiega la Gemelli – hanno un indice glicemico più basso di lasagne, ravioli o pasta corta, in quanto il processo di pastificazione che prevede l’estrusione della pasta determina la formazione di una pellicola protettiva, che contribuisce a rallentare la gelatinizzazione degli amidi durante la cottura e quindi la loro digestione”.
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Anche la cottura ha un peso
Anche la cottura influenza questo parametro. Una cottura sui 5-6 minuti consente di tenerlo basso, produce l’ossidazione dei grassi e riduce la lipolisi.
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I più dietetici? Gli spaghetti integrali
Tra le varie tipologie di pasta quella integrale è da preferire anche a quella di riso o di mais che hanno un indice glicemico più alto di quella di frumento.
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La pasta ideale? Quella fatta in casa
Meglio evitare gli alimenti troppo lavorati. L’ideale? Mangiare la pasta fatta in casa con cereali integrali.
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