Il nutrizionista della Nazionale Matteo Pincella svela il segreto degli Azzurri
Non solo allenamento, tattiche di gioco e preparazione mentale: le ottime prestazioni in campo della Nazionale italiana di calcio agli europei passano anche dall’alimentazione. Una dieta quella degli azzurri, messa a punto da Matteo Pincella (nutrizionista) e preparata dallo chef Claudio Silvestri.
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Come si legge sulla Gazzetta.it Pincella, già nutrizionista all’Inter, ha spiegato l’importanza dell’alimentazione in una competizione come gli Europei. Si scopre così che il giorno della partita è quello di “smantellamento fisico”, mentre quello di recupero è “una fase di ricostruzione“.
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Ma cosa prevede la dieta degli azzurri?
Di tutto un po’; è un regime alimentare onnivoro, che viene eventualmente ricalibrato per i vegani o i vegetarini. Sì alla pizza una volta a settimana (ma preparata dallo Chef Silvestri), ai carboidrati integrali, al parmigiano. No alla mozzarella e ridotti al minimo carne rossa e affettati.
“Frutta, verdura e alimenti integrali, per le fibre che contengono, sono fondamentali. – Rivela Pincella – Non devono mai essere carenti. Bisogna gestire tutto questo per lavorare sulla salute intestinale perché le fibre diventano una matrice che alimenta i batteri benefici intestinali. Non possiamo mettere l’integrale però a ridosso della gara, né prima né subito dopo perché rallenta l’assorbimento degli zuccheri, nel resto della giornata sì”.
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Colazione salata con uova a pancakes
La colazione azzurra è a base di uva e pancakes proteici fatti con farina di avena e yogurt; oppure cous cous di mais con verdure spadellate.
La sera che precede la partita, vengono ridotti i grassi e aumentati i carboidrati che restano alti fino a dopo la conclusione del match.
“Il carboidrato non è solo energia, ma è anche recupero, per quanto riesce a veicolare l’acqua all’interno della cellula. – Spiega Pincella – Una cellula idratata, tonica, è in grado di comunicare uno stato di benessere più una serie di reazioni all’interno dell’organismo che orientano al recupero dello stesso”spiega Pincella.
L'importanza dei carboidrati e della pizza
Si passa da carboidrati a rapida assimilazione subito dopo la partita, fino a quelli a lenta assimilazione nelle 4 ore successive alla gara. Spazio anche alla pizza come premio una volta alla settimana perché, come spiega il nutrizionista, serve un eccesso calorico che vada a stimolare gli ormoni. Fondamentali sono gli ingredienti che vengono utilizzati per realizzarla (e per realizzare tutti i piatti).
“Condimenti e materiali di grande qualità. A volte ci sono degli esercenti che utilizzano ingredienti non proprio di qualità, per noi è fondamentale, è la nostra priorità, noi controlliamo tutto, anche da dove arrivano i prodotti. – prosegue il nutrizionista azzurro – Seguiamo le materie prime con degli agronomi ed è anche fondamentale la preparazione dei piatti. Per questo facciamo la pizza romana, più bassa, con un impasto più cotto, non bruciato, e a lunga lievitazione per essere digeribile”
Sì anche ad una bibita gassata da accompagnare alla pizza perché non va dimenticato che si mangia anche con il cervello e non solo con la pancia.
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