Sofia Goggia entra nella storia dello sci: a 23 giorni dall’infortunio è medaglia d’argento alle Olimpiadi di Pechino. Cos’è la medicina rigenerativa?
Che Sofia Goggia avesse talento da vendere era noto a tutti ma che avesse così tanta forza di volontà ora lo sa il mondo intero: alle Olimpiadi di Pechino è arrivato l’argento nella discesa libera a soli 23 giorni dall’infortunio occorso a Cortina.
Sofia Goggia, l’argento che vale come oro a Pechino 2022
La 29enne bergamasca è salita sul podio consapevole di aver compiuto se non un miracolo, una grande grandissima impresa sportiva e personale superando le immense difficoltà legate ai problemi al ginocchio in poco più di tre settimane.
A prendersi parte del “merito” è stato Claudio Zorzi, chirurgo ortopedico dell’Irccs di Negrar di Verona che ha letteralmente rimesso in piedi Sofia Goggia per le Olimpiadi invernali 2022.
Ad Ansa ha spiegato il ruolo fondamentale della medicina rigenerativa nel recupero incredibilmente veloce della sciatrice.
Medicina rigenerativa e plasma ricco di piastrine: di cosa si tratta
Il prof. Zorzi ha eseguito un trattamento di infiltrazioni di gel piastrinico al ginocchio sinistro lesionato nelle ultime due settimane. Si chiama PRP, ovvero Plasma Ricco di Piastrine e si ottiene prelevando del sangue dal paziente, che viene centrifugato e risulta ad altissima concentrazione piastrinica.
Una volta iniettato nell’articolazione, questo gel innesca una serie di meccanismi di riparazione e ricrescita (nel caso di Sofia del legamento crociato), facendo innanzitutto scomparire il dolore.
Zorzi ha fatto sapere:
“È una procedura largamente applicata sulle articolazioni del ginocchio, dell’anca e della spalla soprattutto in presenza di artrosi che all’IrccS di Negrar con oltre 6mila trattamenti l’anno registra una delle casistiche più ampie a livello internazionale – spiega il chirurgo – L’impiego sui legamenti crociati è invece più recente ed esistono ancora pochi i casi trattati”.
Foto: Shutterstock/Kikapress