Vuoi dimagrire velocemente? Mangia spaghetti a colazione, ecco quanti chili si perdono in un mese

Spaghetti a colazione, la stravagante idea per dimagrire senza troppi sforzi

Ciclicamente le diete più strane tornano in auge e guadagnano popolarità per poi essere dimenticate e sostituite dai regimi alimentari più equilibrati: mangiare pasta al pomodoro a colazione, però, sembra essere una pratica sempre più in voga tra star e non, che cercano di dimagrire velocemente. Ma quanto e come funziona la cosiddetta dieta degli spaghetti a colazione?

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La creatività associata alle diete è un marchio di fabbrica di Alberico Lemme che è riuscito – non senza critiche – a rivoluzionare la filosofia del mangiare ottenendo risultati notevoli sponsorizzati da vip nostrani come Flavio Briatore o Iva Zanicchi.

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La dieta degli spaghetti a colazione promette di far perdere anche 10 kg al mese e prevede un bel piatto di pasta al posto del tradizionale caffè con biscotti per dare uno shock al metabolismo, poi si apre una fase successiva per mantenere il nuovo peso-forma che dura circa 3 mesi.

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Gli alimenti da evitare nella prima fase sono parecchi: zucchero, dolcificanti, aceto, pane, latte e derivati e sale (anche nell’acqua della pasta), frutta e verdura. Questi cibi fanno alzare l’indice glicemico facendoci sentire più fame. Consentiti invece tè (ECCO COSA SUCCEDE AL TUO ORGANISMO SE LO BEVI 4 VOLTE A SETTIMANA), caffè, limone, acqua gassata e ancora tutte le erbe aromatiche.

È inoltre fare attenzione a non abbinare carboidrati e proteine nello stesso pasto o nella stessa giornata.

Perché funzioni la dieta degli spaghetti a colazione, bisogna anche rispettare orari specifici basati sulla produzione dell’insulina: la colazione va bene fino alle 9.30, il pranzo tra le 12 e le 14, mentre la cena si dovrebbe consumare non più tardi delle 21.

Nota: il presente articolo è il frutto di una ricerca e di una elaborazione di notizie presenti sul web. Con la presente l’autore, la redazione e l’editore declinano ogni responsabilità  e invitano i lettori ad eseguire un’attenta verifica e a rivolgersi sempre ad un medico specialista.

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