Sembra strano ma la pizza può farci dimagrire: ecco come, cosa e quanto mangiare per perdere peso in vista delle abbuffate di Natale

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Se avete aperto una pagina Google oggi, avrete sicuramente sorriso nel vedere una succulente pizza protagonista del doodle quotidiano: oggi 6 dicembre infatti si festeggia il cibo più amato da grandi e piccini.

Pizza, la dieta che fa impazzire i newyorchesi

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L’arte del pizzaiuolo napoletano è patrimonio immateriale di tutti nel mondo a partire dal 2017: il riconoscimento ufficiale segna un percorso sempre in ascesa per questa pietanza, al centro persino di una famosa dieta.

La dieta della pizza è stata ideata dallo chef più amato di New York, Pasquale Cozzolino, che ha unito il suo amore per i carboidrati a un regime alimentare più che equilibrato: questa particolare dieta promette di far perdere ben 7 chili in 30 giorni ma, affinché funzioni, vanno rispettate alcune regole.

Le pizze ammesse a tavola

Bisogna tassativamente bere 2 lt di acqua al giorno, con tisane serali, mangiare pizza solo a pranzo, non bere alcolici e bibite gassate e fare attività fisica tutti i giorni. Fondamentale inoltre seguirla per 1 mese massimo: essendo sbilanciata, a lungo andare l’organismo potrebbe risentirne.

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La sfida è impegnativa, ma rispetto alle altre diete compensa gli sforzi con una gustosa ricompensa quotidiana. Le pizze concesse sono la margherita, la marinara ma senza pasta d’acciughe e quella con le verdure grigliate.

Il trucco per dimagrire con la pizza

Il consiglio è di mangiare la pizza possibilmente solo a pranzo, poiché a cena sarebbe già troppo pesante e prima di pranzo, optare per una colazione light a base di yogurt magro, fette biscottate, tè verde e frutta di stagione. Uno snack di frutta secca è ottimo così come va bene un frutto salutare quale può essere la mela. La pizza migliore è l’ortolana a base di verdure o una margherita possibilmente fatte in casa; la cena poi deve essere light: promossa una vellutata di zucca o di altre verdure di stagione seguita da una insalata poco condita.

Nota: il presente articolo è il frutto di una ricerca e di una elaborazione di notizie presenti sul web. Con la presente l’autore, la redazione e l’editore declinano ogni responsabilità  e invitano i lettori ad eseguire un’attenta verifica e a rivolgersi sempre ad un medico specialista.

Foto: Kikapress/Shutterstock