Sapevi che avanzi di cibo diventano tossici? Qui tutti i consigli
Tra Pasqua e Natale, sappiamo bene che cuciniamo per un esercito, ma alla fine – dopo aver sparecchiato, lavato decine di piatti e bicchieri e rassettato la sala da pranzo, restiamo con un dilemma di difficile soluzione: cosa ci facciamo con tutto il cibo rimasto? A chi diamo gli avanzi e come li conserviamo?
Sappiate che la preoccupazione di finire più in fretta possibile le pietanze avanzate è più che legittima e concreta alla luce del fatto che alcuni comunissimi ingredienti, se messi in frigo, rischiano di diventare tossici per il nostro organismo.
Partiamo dal pollo (secondo voi si deve lavare prima di cuocerlo?) la cui importante componente proteica viene parzialmente modificata a causa del freddo: quando viene riscaldato potremmo incappare in alcuni fastidi digestivi.
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Anche le uova hanno un trattamento speciale e vanno incontro – proprio come il pollo – ad alterazioni dei componenti che potrebbero causare, con il calore, un antipatico mal di pancia. In entrambi i casi, onde evitare un successivo riscaldamento, possiamo usare le due proteine per arricchire le nostre insalate primaverili.
Avanzi di cibo diventano tossici, lontani dal frigo
Attenzione particolare alle verdure: le barbabietole, il sedano o gli spinaci sono ricchi di nitrati che se sottoposti ad un successivo riscaldamento dopo la prima cottura, si trasformano in nitriti, sostanze ritenute cancerogene. Ciò significa che sarebbe meglio non riscaldare zuppe o passati di verdure una volta cotti e poi riposti in frigo.
Vi segnaliamo una particolare cura nel trattare anche i funghi o le patate: se riposti in frigo dopo 24 ore dalla prima cottura, la loro struttura proteica tende a modificarsi. Sia i tuberi, che i funghi e le verdure sopracitate possono essere riciclate per delle gustose torte salate.
Infine il riso non dovrebbe mai essere lasciato a temperatura ambiente poiché aumenterebbe la propria carica batterica. È preferibile mangiarlo nelle 24 ore dopo averlo cotto senza farlo riscaldare nuovamente: se dovesse avanzarne troppo, allora piuttosto che metterlo in frigo e cuocerlo di nuovo, meglio congelarlo.
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