Scopri il segreto di un elisir di lunga vita nascosto in un fungo, i benefici per la salute e come integrarlo nella tua dieta per godere di una vita più longeva e sana.
Il mondo dei superfood è in costante evoluzione e tra le novità più interessanti spiccano i funghi shitake.
Questi funghi, originari dell’Asia, sono conosciuti da secoli per le loro proprietà benefiche e sono considerati un vero e proprio “elisir di lunga vita”. Ma come si possono includere nella propria dieta e chi, invece, dovrebbe evitarli?
I funghi shitake sono considerati un elisir di lunga vita grazie alle loro proprietà anti-infiammatorie, anti-tumorali e anti-batteriche, con benefici per il colesterolo, la disintossicazione del fegato, la prevenzione di alcuni tumori e di arteriosclerosi e per chi soffre di Alzheimer.
Si possono mangiare come contorno sempre ben cotti, ad esempio saltati in padella, arrostiti, in zuppa o abbinati al riso. Tuttavia, il consumo di funghi shitake è sconsigliato per chi ha patologie autoimmuni o ha subìto trapianti d’organo.
Nell’elenco dei superfood i sono anche i semi di canapa: sono altamente digeribili, ricchi di grassi insaturi, proteine, fibre, omega-3 e omega-6, e minerali come magnesio, potassio, fosforo, ferro, zinco e calcio.
La clorofilla, invece, è un pigmento verde che si trova in tutti i vegetali, ha proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e può aiutare a ridurre l’accumulo di peso e migliorare i sintomi della sindrome metabolica.
Fai attenzione se mangi i germogli come alghe, funghi, semi di canapa: il rischio per la salute che in pochi considerano
I germogli sono uno dei cibi più di tendenza del 2023 grazie alla crescente ricerca di un’ alimentazione sana e a base vegetale. Secondo gli esperti, sono un concentrato di sostanze nutritive benefiche e di facile assimilazione per il nostro organismo.
Tuttavia, il consumo di germogli può comportare alcuni rischi legati alla loro contaminazione da microrganismi dannosi per la salute. Nel corso degli anni, infatti, ci sono state diverse epidemie causate dal consumo di germogli contaminati da batteri patogeni.
Pertanto, l’OMS e la FAO hanno ribadito l’urgenza di adottare misure di prevenzione e controllo su tutte le fasi della produzione e commercializzazione di germogli. Il rischio di contaminazione riguarda tutte le fasi della produzione, quindi è importante avere un controllo igienico adeguato.
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