Fare 5 pasti al giorno aiuta a dimagrire? Scopri perché questo schema alimentare potrebbe non essere la soluzione ideale e qual è l’errore più comune.

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Da anni si sente ripetere che fare 5 pasti al giorno sia la chiave per dimagrire in modo sano e senza rallentare il metabolismo. Tuttavia, nuovi studi e pareri di esperti mettono in discussione questa regola, evidenziando come il numero dei pasti non sia l’unico fattore determinante nella perdita di peso. In realtà, seguire rigidamente questo schema alimentare potrebbe addirittura ostacolare i risultati desiderati, soprattutto se non si considerano altri aspetti fondamentali come il bilancio calorico complessivo e la qualità degli alimenti. Ma qual è l’errore che molti commettono e perché non sempre questa strategia funziona?

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Il parere del nutrizionista

​Facciamo una premessa sul conteggio delle calorie: il nutrizionista Paolo Bianchini, consulente nutrizionale e nutraceutico, ha messo in discussione l’approccio tradizionale basato esclusivamente sul conteggio delle calorie per valutare l’efficacia di una dieta. Secondo Bianchini, focalizzarsi unicamente sul contenuto calorico degli alimenti è fuorviante e non tiene conto della complessità del metabolismo umano.​

Uno dei principali punti sollevati dall’esperto è che non tutte le calorie sono uguali. Ad esempio, 100 calorie provenienti dalla pasta non hanno lo stesso effetto sul corpo di 100 calorie derivanti dal prosciutto, poiché la composizione biochimica degli alimenti influisce diversamente sui processi metabolici. Bianchini ha dunque sottolineato che ridurre semplicemente l’apporto calorico non garantisce una perdita di peso efficace. Il metabolismo e le risposte ormonali giocano un ruolo cruciale nella gestione del peso corporeo, e una dieta basata solo sul calcolo calorico potrebbe non tenere conto di questi fattori.

Inoltre, affidarsi esclusivamente alle etichette caloriche degli alimenti può essere fuorviante. Queste indicano l’energia termica che un alimento può rilasciare durante la combustione in laboratorio, ma non riflettono necessariamente l’effetto biologico che l’alimento avrà nel corpo umano.​

Lo studio norvegese

Dicevamo che siamo cresciuti con l’idea che una sana alimentazione preveda 5 pasti al giorno. Benché facciamo attenzione a quanto e cosa mangiamo, però, non riusciamo a dimagrire. Che cosa stiamo sbagliando? Le cause possono essere molte, ma un nuovo studio suggerisce che basta fare 4 pasti al giorno.

A sostenerlo è uno studio norvegese: cambiando la propria alimentazione dai 20 anni una donna potrebbe vivere 10 anni in più. Un uomo invece 13. Vediamo allora come questo studio suggerisce di alimentarsi nel corso della giornata.

Prima di tutto sostituendo carne rossa e insaccati con gli ortaggi, i cereali integrali, legumi e pesce. Così facendo sarà possibile eliminare le brutte abitudini alimentari e sbarazzarsi del cibo spazzatura. Non solo: si dovrebbe anche riuscire a tenere sotto controllo il colesterolo e gli zuccheri nel sangue.

Il menù dei 4 pasti al giorno

Ma nello specifico come si dovrebbero comporre i 4 pasti al giorno di cui il nostro corpo ha bisogno?

  • A colazione si può iniziare la giornata con una bella tazza di cereali integrali con yogurt, frutta e miele. Potendo scegliere si può preferire lo yogurt greco, che ha un quantitativo di proteine maggiore e meno zuccheri di quello classico. In abbinamento vanno bene frutta fresca, frutti di bosco e noci, molto energetiche.
  • A pranzo via libera all’insalata di farro condita con olio d’oliva, foglie di menta e limone. Deliziosa. Si può arricchire questo piatto con verdura e legumi. Un bel pasto energetico e riempitivo per dare al cervello la giusta quantità di energia e ridurre il rischio di attacchi di fame anche notturni.
  • Per cena si consiglia salmone e pesce azzurro, cotti in modo semplice: al forno o anche alla piastra. Meno carne rossa lavorata si mangia, e meglio è.
  • Restano fuori gli spuntini di metà mattino e pomeriggio. Bene, fate scorta di noci. Queste sono una grande fonte di grassi buoni che fanno bene anche al cuore. Sono pure ricche di proteine e sufficientemente caloriche per dare quella dose di energia che ci serve quando viene fame.

Nota: il presente articolo è il frutto di una ricerca e di una elaborazione di notizie presenti sul web. Con la presente l’autore, la redazione e l’editore declinano ogni responsabilità e invitano i lettori ad eseguire un’attenta verifica e a rivolgersi sempre ad un medico specialista.

Foto: Shutterstock