Quante volte aspettiamo che comincino ad apparire le prime increspature della bollitura dell’acqua per buttare la pasta? La verità è che non è così necessario come possiamo pensare. L’acqua deve infatti essere molto calda ma non deve necessariamente bollire per tutto il tempo per assicurare una cottura ottimale! Ma quindi? Se per cuocere la pasta dobbiamo aspettare l’acqua che bolle? Oppure no?
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Sapevi che se butti la pasta solo quando l’acqua bolle stai probabilmente sbagliando?
Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Cucinare la pasta non è così semplice come può sembrare. E, anzi, parlare di cottura della pasta in Italia può scatenare vere e proprie guerre di religione. All’estero il procedimento non è così scontato ma talvolta non lo è nemmeno qui da noi!
La regola più particolare riguarda la bollitura dell’acqua: in tanti aspettano che l’acqua bolla per buttare la pasta ma… si tratta di un errore (comune, ma pur sempre un errore). La realtà è che la pasta cuoce a meno di 100 gradi, ovvero a 93 circa! Quindi, tecnicamente non c’è bisogno dell’acqua che bolle per ottenere una pasta perfetta!
Cuocere la pasta con il gas acceso è un inutile spreco di energia!
Tutto il gas (o l’elettricità) che usiamo per mantenere il bollore, quindi, è totalmente sprecato perché infierisce praticamente zero sul processo di cottura della pasta. Basta infatti che l’acqua sia ‘quasi bollente’ e non in pieno bollore per ottenere una consistenza perfetta!
La questione, in realtà, è essenzialmente di natura fisica e chimica ed è stata spiegata più volte da esperti del settore. Anche se queste vicende si scontrano sempre con le resistenze dei più tradizionalisti, c’è però da dire che in tanti stanno abbracciando questo nuovo metodo (che inoltre permette di risparmiare gas o corrente elettrica!).
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