Dieta, questo è il dolce meno calorico che ci sia: lo puoi mangiare anche 2 volte a settimana

Ma voi lo sapevate qual è il dolce meno calorico? Potreste rimanete stupiti dalla risposta ma, tra tutti i nostri amati dessert, quello che contiene meno calorie è il gelato! Una risposta che sembra strana ma che, a dirla tutta, basta fare un confronto tra le calorie per accorgersi che, in realtà, è proprio così!

Ecco perché il gelato è il dolce meno calorico che esiste

Quello del gelato che fa ingrassare perché ipercalorico è alla prova dei fatti un falso mito. Per 100 grammi di prodotto, infatti, il gelato – specie se artigianale – ha in genere una quantità calorica talmente bassa da potersi considerare irrisoria, specie se confrontata a quella di altri dolciumi del genere.

Il gelato è infatti il dolce meno calorico che esiste, avendo un apporto decisamente inferiore rispetto anche a moltissimi prodotti di uso comune, come il pane, i grissini o la pasta… E non parliamo di quello che avviene rispetto agli altri dolci!

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Fate conto che una semplice brioche, in media, contiene circa 360 kcal per 100 grammi di prodotto. Il panettone ne ha 340, mentre una merendina almeno 350… Una crema spalmabile alla nocciola non ne parliamo: arriva addirittura a 550. E il gelato? Parte da un minimo di 120 kcal per 100 grammi ad un massimo di 220 kcal.

Mangiare il gelato può aiutare a tenersi in linea

A contenere soltanto (circa) 120 kcal è un semplice sorbetto al limone, ma non pensiate che il basso apporto calorico del gelato sia limitato soltanto ai sorbetti e ai prodotti alla frutta. Un gelato al cioccolato artigianale, in genere, ha circa 200 kcal, uno al pistacchio circa 195. Un gelato allo yogurt, invece, è sulle 160 kcal.

Ma come inserire il gelato all’interno di un regime ipocalorico? Ed è la scelta corretta considerarlo un valido sostituto del pasto? Quanti a settimana possiamo consumarne? Questo tipo di dubbi legati a uno dei dolci più deliziosi sulla piazza, capace di attivare la produzione di serotonina e dopamina (conosciuti per essere gli ormoni del buonumore) sono del tutto legittimi, anche con l’arrivo del freddo.

I nutrizionisti sono concordi nello sconsigliare di sostituire un pasto completo con un gelato per due motivi specifici: è poco saziante (poiché non contiene fibre) ed ha un indice glicemico tutto sommato rilevante a causa della presenza di saccarosio e lattosio.

Ma c’è una buona notizia per chi proprio non sa resistere ad un cono o ad una coppetta anche quando la temperatura favorirebbe una bella cioccolata calda: il gelato può essere consumato come merenda per un massimo di due volte a settimana, oppure come snack dopo una intensa attività fisica per reintegrare parte degli zuccheri utilizzati.

Anche chi è intollerante al lattosio oppure ha i livelli di colesterolo alti può mangiare il gelato in versione vegana dove al posto del latte vaccino per la preparazione si usa il latte di riso o di soia.

Nota: il presente articolo è il frutto di una ricerca e di una elaborazione di notizie presenti sul web. Con la presente l’autore, la redazione e l’editore declinano ogni responsabilità  e invitano i lettori ad eseguire un’attenta verifica e a rivolgersi sempre ad un medico specialista.

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